Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal capogruppo del Partito Democratico, Piero Lacorazza, e sottoscritto dal consigliere regionale di FI, Gianuario Aliandro, in merito all’equilibrio compensativo per i comuni interessati dalle attività petrolifere.
Il documento impegna la Giunta regionale a “finanziare un apposito fondo da ripartire tra i comuni che ospitano pozzi petroliferi e pozzi di reiniezione, tenendo conto della rispettiva densità demografica. È inoltre prevista l’istituzione di un fondo di riserva a favore dei comuni attraversati da oleodotti e da condotte di collegamento tra i pozzi e i centri oli, da utilizzare in caso di eventuali incidenti ambientali. Le risorse eventualmente non impiegate nell’anno di riferimento saranno ripartite l’anno successivo tra i comuni interessati, con l’esclusione di quelli già destinatari delle quote principali, secondo criteri stabiliti dalla Giunta regionale”.
“La proposta – si legge nell’atto – nasce dalla necessità di rivedere il sistema attuale di compensazione economica in relazione alle attività estrattive, alla luce della riduzione delle royalties dirette previste dall’articolo 20, comma 1, del D.lgs. 625/1996, che tuttavia non corrisponde a un minore impatto territoriale. In particolare, si evidenzia come circa 21.000 cittadini residenti nei comuni dell’area petrolifera continuino a vivere una situazione di squilibrio tra la presenza di infrastrutture legate all’estrazione e gli effetti sul territorio, aggravati dalla contrazione delle entrate comunali conseguente al calo della produzione”.
L’ordine del giorno intende pertanto promuovere “un nuovo equilibrio compensativo a tutela delle comunità locali e a supporto delle amministrazioni comunali coinvolte, poiché sui Comuni che ospitano pozzi e impianti che si regge l’intero sistema petrolifero e quello delle royalties, che contribuisce in maniera determinante all’alimentazione del bilancio regionale”.
Nella stessa seduta del Consiglio Regionale approvato l’Odg Lacorazza sulla transizione energetica
Con il documento si impegna la Giunta regionale “a rafforzare la tutela e il valore del paesaggio e in sede di autorizzazioni favorire maggiori compensazioni per i comuni in cui si investirà su progetti FER e anche su quelli attraversati dalle Reti attraverso la modifica della Legge Regionale n.8/2012”
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal capogruppo del Partito Democratico, Piero Lacorazza, relativo alla transizione energetica.
“Maggiori compensazioni per i comuni in cui si investirà su progetti per le Fonti di Energia Rinnovabile e anche quelle attraversati dalla Reti energetiche”. Questo l’obiettivo dell’Odg Lacorazza che impegna la Giunta regionale a “procedere alla modifica della Legge Regionale n. 8/2012, in coerenza con la normativa europea, statale e regionale in materia di tutela ambientale, salute pubblica e qualità della vita”. Il documento è finalizzato “a favorire l’efficientamento energetico, la riduzione delle emissioni climalteranti e il rafforzamento delle misure a sostegno della transizione energetica, nel rispetto del principio di semplificazione amministrativa”. È inoltre previsto “il riconoscimento del valore del paesaggio e l’introduzione di misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale, da correlare agli impatti e alle prestazioni degli impianti energetici, in un’ottica di sviluppo locale”.
“Il provvedimento- viene precisato nel documento – si inserisce nel contesto delle recenti disposizioni nazionali, che attribuiscono alle Regioni il compito di individuare le aree idonee per la produzione di energia da fonti rinnovabili, come stabilito dal D.lgs. 199/2021”. Si evidenzia, inoltre, che “la Regione Basilicata non ha ancora adeguato la propria normativa al D.lgs. 190/2024, recante la disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia rinnovabile, entrato in vigore il 30 dicembre 2024 e da recepire entro sei mesi”. L’ordine del giorno approvato impegna pertanto la Giunta “a un adeguamento della normativa regionale che tenga conto della tutela del paesaggio e delle opportunità legate allo sviluppo sostenibile dei territori”.