Un fitto calendario di impegni ed iniziative è stato messo a punto dall’ing. Alfredo Cestari, presidente del Gruppo omonimo e della Camera ItalAfrica, in vista degli appuntamenti del G20 nel Sud tra cui la tappa di Matera del 29 giugno prossimo.
Partendo dalla necessità di utilizzare al meglio il G20 per rilanciare l’attrattività del Mezzogiorno – riferisce Cestari – sto lavorando per la promozione delle ZES di Puglia-Basilicata, Campania e Calabria. Lo schema di lavoro in continuità con le azioni promosse nei mesi scorsi e’ semplice: partendo dal Progetto Sud Polo Magnetico , con la collaborazione di esperti di caratura internazionale quali lo studio internazionale dell’architetto Massimo Roj (tra gli studi di architettura più affermati in Italia e nel mondo) , con Sergio Gao (presidente degli imprenditori cinesi in italia), il direttore Antonio Barbalho (direttore della Banca Mondiale settore energia di base a Washington e competenza per l’America Latina, responsabile per il settore finanziamenti del Gruppo Cestari), intendiamo coinvolgere player e grandi imprese italiane tra le più importanti ed estere (francesi, tedesche) oltre che i Paesi del continente africano. E’ il caso di ricordare che lo studio dell’architetto Massimo Roj (Cmr) con 10 sedi in tutto il mondo e 160 professionisti ha realizzato 2800 progetti per 1500 clienti ed ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra i quali il World Architecture e il China Awards 2019 – Via della Seta quale best Italian excellence in China. Premi e riconoscimenti che rappresentano, dunque, la conferma della bontà della personale visione dell’arch. Roj, così come il valore dei progetti ai quali ha dato forma e sostanza e della professionalità del team.
L’obiettivo è quello di per presentare le opportunità per le imprese internazionali di investire al Sud a partire dalle ZES delle quattro regioni interessate.
La strategia proposta è di operare a favore dello sviluppo delle Regioni del Sud a rischio spopolamento con una serie di progetti di investimento di grandi dimensioni utili a creare nuovi posti di lavoro e condizioni di vita migliori per i residenti. Ciò diventerà possibile per Regioni, Comuni, imprese avvalendosi del supporto del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)-Piano Juncker, che mira a stimolare l’economia e mobilitare gli investimenti privati in settori a rischio mediante una garanzia dell’UE di 16 miliardi di euro del bilancio UE, integrata da una dotazione di 5 miliardi di euro del capitale proprio della Banca europea per gli investimenti (BEI), che mira a sbloccare ulteriori investimenti fino a 500mld EUR per il 2020; delle agevolazioni previste quali la flat tax al 7% per i pensionati che prendono residenza nei borghi del Mezzogiorno; della presenza di Zona Economiche Speciali (ZES) presso le aree di aree selezionate per il progetto in modo da favorire la presenza di imprese e gli investimenti. Al centro la strategia perseguita da Cestari “Sud, polo magnetico”, che in sintesi consiste nel mettere a disposizione del sistema economico, produttivo e istituzionale il prodotto delle analisi socio-economiche quale strumento di supporto alla individuazione di nuovi mercati per le imprese del Sud che si trovano davanti una realtà trasformata dalla crisi e nella quale sono chiamate ad operare con maggiore competitività. In questa nuova sfida, di portata epocale per il nostro sistema economico-produttivo, Sud Polo Magnetico cerca di rappresentare un punto di riferimento per il mondo delle imprese e delle professioni operanti nel Sud del Paese mettendo a disposizione esperienze più che trentennali di imprenditori e professionisti che hanno garantito con passione civile e coscienza sociale la loro adesione a questo progetto. Un luogo, uno strumento, un nodo nella rete dello sviluppo in grado di realizzare relazioni virtuose tra gli attori dello sviluppo (istituzioni politiche e finanziarie, imprese, professionisti, ecc.) A partire dal sistema degli incentivi sia per il settore pubblico (Piano Junker) che per quello privato (Sistema di aiuti alle imprese).
Il traguardo finale del programma di lavoro è fissato a Matera per l’evento G20 con i ministri agli Esteri e alla cooperazione economica.
Quanto al Recovery Plan, in attesa delle nuove decisioni che attendono al nuovo Governo, Cestari sottolinea che “bisogna prioritariamente evitare il rischio di mettere insieme progetti di investimento, in alcuni casi anche interessanti, senza però una logica di insieme. Sarebbe un grave errore. Occorre inserire i progetti di investimento all’interno di un disegno organico di politica industriale, finalizzato ad aggredire le strozzature allo sviluppo presenti in Italia e in particolare nel Mezzogiorno. Sono fiducioso nel tentativo di Mario Draghi che in proposito ha idee ben chiare per allontanare il rischio che ho paventato”.