È accaduto ieri, 11 settembre. Una bambina appena nata è morta per cause ancora da chiarire. Dalle prime informazioni raccolte pare che la neonata abbia ingerito troppo liquido e sarebbe questa la ragione per cui non ce l’ha fatta, nonostante i medici avrebbero fatto di tutto per rianimarla. E’ quanto scrive in un articolo il sito di informazione Basilicata24.it. (Fonte qui)
La mamma, residente in un paese della provincia di Potenza, aveva avuto già problemi intorno alla metà di agosto quando la Neonatologia dell’ospedale San Carlo era chiusa. Perciò era stata condotta all’ospedale di San Giovanni Rotondo dove sarebbe stata ricoverata per otto giorni e poi dimessa perché il pericolo di una nascita prematura era rientrato.
La signora stava partorendo sull’ambulanza che la trasportava al San Carlo, lo stesso giorno del decesso della bambina. Alcune fonti riferiscono che sull’ambulanza non ci fosse un medico che avrebbe potuto aiutarla a partorire. Tuttavia, un medico, non ginecologo, sarebbe salito sul mezzo di soccorso a metà strada, precisamente a Tito, senza che avesse potuto fare alcunché.
Una volta giunta in ospedale a Potenza la donna ha poi partorito: troppo tardi? Proprio al San Carlo le era stato programmato un parto cesareo per il 24 settembre prossimo.
Se la mamma fosse stata ricoverata per tenere sotto controllo le sue condizioni e quelle della bambina la creatura si sarebbe potuta salvare? Questa e altre domande si sarebbero poste i familiari della neonata i quali hanno presentato denuncia alla magistratura che pare abbia già sequestrato le cartelle cliniche per avviare indagini sul caso.
Nei mesi scorsi, e precisamente a gennaio e agosto, altri due neonati sono deceduti all’ospedale di Potenza. Nel primo caso, la Procura ha già notificato la conclusione delle indagini a cinque medici e due ostetriche. Per il secondo, avvenuto nei primi giorni dello scorso mese, è stato aperto un fascicolo dopo la denuncia dei genitori.