Lavoro

Uil pensionati: “massima attenzione” ad anziani in questo periodo di neve e freddo


“Massima attenzione” alle persone anziane che sono i soggetti sociali che hanno maggiore bisogno di assistenza in questi giorni di neve e freddo intenso: è la sollecitazione rivolta ai Comuni, agli organismi locali di Protezione Civile, dalla Uil Pensionati che di intesa con l’Ada (associazione diritti anziani) ha attivato la rete delle strutture comunali per raccogliere le esigenze degli anziani annunciando che sarà ripetuta l’esperienza del centralino di assistenza svolta la scorsa estate dalla sede del sindacato.

Specie quanti risiedono nelle contrade e borghi rurali – sottolinea Vincenzo Tortorelli, segretario Uilp – risentono i maggiori disagi. La buona pratica da seguire è quella che qualche sindaco adotta in queste circostanze: raggiungere telefonicamente le persone anziane, sopratutto quanti vivono da soli e nn sono autosufficienti per disabilità, almeno una volta al giorno, per assicurarsi che in casa abbiano tutto il necessario come alimentazione, riscaldamento e medicine.  Contemporaneamente vanno attivate le associazioni di volontariato e della Protezione Civile partendo dalla considerazione – dice il dirigente della Uil – che i nostri anziani hanno il pudore di non chiedere se non in caso di assoluto bisogno. Nella nostra realtà c’è comunque una buona rete di solidarietà, quella del vicinato, che funziona ma potrebbe sempre esserci qualche situazione di disagio e sofferenza che non può e non deve sfuggire. Proprio in questo periodo invernale si risente maggiormente la carenza di servizi socio-assistenziali domiciliari che per effetto di tagli alle cooperative sociali e ai Comuni non si riescono a garantire con continuità ed efficacia. Dopo il provvedimento di riordino della sanità sul quale non solo come sindacati confederali ma anche come sindacati dei pensionati conserviamo un giudizio critico in attesa di verificarne l’attuazione, tocca al socio-assistenziale l’individuazione di misure di riorganizzazione che non può partire che dal potenziamento dell’assistenza domiciliare specie per i residenti delle contrade sparse.

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