CronachePrimo Piano

Total tira dritto con le autobotti, la richiesta sul sito del Ministero


Nonostante le polemiche, va avanti la Valutazione di impatto ambientale per trasportare il petrolio su autobotti da Tempa Rossa verso le raffinerie di Roma e Falconara Marittima. Sul portale delle valutazioni ambientali del ministero, a questo link, http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1685/2934 , ieri mattina sono stati pubblicati tutti gli atti depositati da Total per ottenere l’autorizzazione a realizzare le baie di carico, attigue al Centro di trattamento olio di Corleto Perticara, e la posa di due condotte interrate di collegamento.
Contemporaneamente alla pubblicazione, il ministero dell’Ambiente ne ha dato notizia al Comune e alla Regione. A partire da ieri chiunque nei prossimi 30 giorni può presentare osservazioni al progetto.
Si tratta del cosiddetto piano B della Total, cioè quello di utilizzare i camion per il trasferimento del greggio stabilizzato dal Centro olio di Tempa Rossa (l’impianto da 50mila barili al giorno dovrebbe entrare in funzione entro fine anno) fin tanto che non si ottengono le autorizzazioni per i lavori alla raffineria di Taranto. Per capire come si arriva alla colonna di autocisterne che scarrozzano su e giù per le strade lucane e per l’Italia, fino alla Capitale, bisogna tornare al punto di partenza, vale a dire al giacimento scoperto nella Valle del Sauro nel 1989, che la compagnia petrolifera francese ha deciso di sfruttare con un investimento pari a circa due miliardi di euro, entrato nel vivo tre anni fa, quando il comune di Corleto ha dato il permesso a costruire l’impianto oggi pronto ad avviare la produzione.

Il greggio estratto, secondo il progetto originario, sarebbe dovuto scorrere lungo una condotta interrata di circa 8 km fino all’oleodotto dell’Eni a Viggiano, che ha come terminale d’esportazione la raffineria di Taranto, una delle più grandi e strategiche in Italia della compagnia del cane a sei zampe. Siccome però sono due petroli diversi bisogna poi stoccarli in maniera separata nella raffineria pugliese e quindi Eni, per conto di Total, ha chiesto le autorizzazioni
per costruire due serbatoi e allungare un pontile al quale far attraccare le petroliere.
Questo lavoro non è stato autorizzato dalla regione Puglia e dal Comune di Taranto. Non avendo questo sbocco, ma
avendo finito di costruire Tempa rossa, Total ha predisposto un piano B per far entrare in funzione l’impianto e iniziare a sfruttare i pozzi entro la fine dell’anno. Il progetto prevede ogni giorno 170 autocisterne di petrolio da Tempa Rossa fino a Roma. Il sindaco di Corleto, Antonio Massari, si è subito dichiarato contrario al passaggio delle autobotti, stilando un lungo elenco di prescrizioni, insieme al presidente Marcello Pittella, per ridurre al minimo l’impatto.

FONTE. PINO PERCIANTE – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com