Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Total: «Passo indietro della compagnia petrolifera sul progetto droni è un brutto colpo per il territorio»

“Entro la fine del mese la Total presenti alla Regione e al Tavolo del partenariato (sindaci del comprensorio Tempa Rossa, sindacati, Confindustria) un progetto alternativo a quello del “Centro di Eccellenza Droni (CED)” che oggi l’ing. Stefano Scisciolo in rappresentanza di Total ha comunicato “non presenta più le condizioni di fattibilità”. E’ la proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo che ha concluso oggi la riunione del Tavolo della Trasparenza, convocato per un aggiornamento della precedente riunione del 17 aprile scorso, con la presenza di sindaci del comprensorio della Concessione Gorgoglione, i segretari di Cgil, Cil, Uil (Mega, Cavallo, Tortorelli), di Fiom, Fim e Uilm, rappresentanti di Confindustria e dei consiglieri regionali Aliandro, Polese e Fanelli. Il dirigente Total ha precisato che sono state interrotte le relazioni con il partner scelto dalla società petrolifera per la realizzazione del Ced ed ha proposto di affidare direttamente alla Regione il fondo previsto di 6 milioni di euro.

Cupparo ha espresso un giudizio fortemente negativo sull’operato della Total che – ha detto – “a distanza di quasi 5 anni non può pensare di uscirsene in questo modo e tanto meno attribuendo alla Regione i soldi necessari al progetto, soldi che se la Regione avesse voluto avrebbe incassato per l’appunto 5 anni fa. Le aspettative create nell’area della Montagna Materana, nella comunità locale che – ha aggiunto – si sente presa in giro, hanno bisogno di risposte prima di tutto occupazionali e di sviluppo. Pertanto se non si farà più lo stabilimento dei droni è necessario pensare ad altre iniziative produttive che abbiano come base lo stesso numero di posti di lavoro preventivati (inizialmente 50 unità). Avremmo voluto parlare di questo e dei programmi Total direttamente con l’amministratore delegato della società francese Phil Cunningham che era stato invitato all’incontro di oggi e continueremo insieme al Presidente Bardi a sollecitare un confronto ravvicinato per aggiornare la discussione con lui avviata il 21 novembre 2024 in Regione. Per ora la Total dimostri responsabilità perché i progetti no-oil sono stati voluti dalla Regione e condivisi con sindaci e parti sociali con l’obiettivo concreto e preciso di programmare il dopo petrolio realizzando nei territori attività alternative e durature. L’auspicio – ha concluso Cupparo – è che Total tenga nella giusta considerazione le posizioni espresse al Tavolo oggi e dia un primo segnale di cambiamento nell’approccio al programma di superamento dell’estrazione petrolifera. Non siamo più disposti – ha affermato – a subire un comportamento che non ha prodotto alcun beneficio al nostro territorio”.

Nel dibattito, dirigenti sindacali, sindaci e consiglieri regionali hanno espresso pesanti critiche alla posizione della Total e condiviso la proposta finale dell’assessore ribandendo la volontà unanime di tutelare gli interessi delle comunità locali e in generale della regione.

«Apprendiamo con preoccupazione e stupore la decisione di Total di fare marcia indietro sul progetto che prevedeva la fabbricazione dei droni in Basilicata, annunciata nel corso del tavolo della trasparenza. Si tratta di una scelta inaccettabile che tradisce le aspettative di un intero territorio e vanifica mesi di impegni, promesse e progettualità». È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo secondo cui «il centro d’eccellenza previsto a Stigliano rappresentava un’opportunità concreta di sviluppo, innovazione e occupazione per un’area troppo spesso dimenticata, come accade a molte delle nostre aree interne. Non è questo il modello di responsabilità sociale che deve improntare il rapporto tra grandi imprese e territorio. La scelta di destinare le risorse previste per l’investimento alla Regione – continua il segretario della Cisl – è un parziale risarcimento del danno arrecato alle comunità interessate che attendono progetti chiari, investimenti mirati e soprattutto rispetto e lavoro. La Cisl condanna con fermezza questa retromarcia che rischia di compromettere ulteriormente il rapporto, già non idilliaco, tra compagnie petrolifere e territorio. Dalla Giunta regionale ci aspettiamo non vane parole di circostanza ma una presa di posizione netta affinché vengano individuate in tempi rapidi soluzioni alternative a tutela dello sviluppo e del lavoro per il territorio interessato».

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