Società e Cultura

Terremoto: foraggio dalla Basilicata al centro di Teramo

 All’ operazione “Help foraggio”, la rete di solidarietà della Cia-Agricoltori Italiani per portare un aiuto concreto alle aziende dell’Appennino centrale stremate dalle nuove scosse di terremoto e sommerse dalla neve, partecipa la Cia lucana. Di intesa con il CSR Marmo Melandro un gruppo di allevatori del Marmo Melandro ha deciso di destinare alcune centinaia di quintali di foraggio ai colleghi abruzzesi. La consegna avverrà a Teramo in questi giorni.

Sono già 160 i quintali di fieno consegnati nei giorni scorsi alle aziende di Abruzzo e Marche.   Mentre si continua a lavorare per liberare le strade e agevolare la circolazione e i soccorsi, l’emergenza rimane alta per gli allevatori: sono tantissime le imprese agricole isolate, bloccate con le stalle pericolanti o crollate e il bestiame al freddo e senza cibo per l’impossibilità di rifornirsi di mangimi e foraggio e garantire l’alimentazione degli animali. Proprio per questo motivo la Cia, che già nei giorni scorsi aveva lanciato l’Sos animali, si è messa in moto con le sue strutture territoriali per sostenere gli agricoltori in difficoltà, contribuendo in primis a risolvere il problema approvvigionamento.

E’ un’azione di solidarietà concreta e importante -sottolinea la Cia- resa possibile dalla disponibilità delle nostre aziende e delle nostre strutture sul territorio, che vogliono aiutare ed essere vicine ai colleghi così duramente colpiti da sisma e maltempo. In Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio il settore primario sta perdendo circa 100 milioni di euro a settimana, tra danni a coltivazioni e beni strumentali, perdite alla zootecnia e mancata commercializzazione. Troppe aziende, in aree a fortissima vocazione rurale, rischiano di chiudere senza interventi urgenti.

Ecco perché, oltre a rivolgere un appello al Governo e all’Europa per attivare subito tutti gli strumenti necessari per indennizzare almeno parte dei danni subiti dagli allevatori, come Confederazione continueremo con iniziative utili -ribadisce la Cia-. L’obiettivo è creare una vera e propria rete “connessa” con il territorio per aiutare gli agricoltori delle aree colpite ad affrontare questo momento così drammatico.

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