Presentato a Viggiano, nella mediateca comunale, il libro di Rocco De Rosa “Storie di Parchi – viaggio dell’Appenino Lucano, Nel Cilento e nel Pollino“.
A presentare il libro, oltre all’autore, l’Assessore del Comune di Viggiano Enza Pugliese, il Presidente del Parco Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese e la Presidente delle Guide del Parco Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese Giovanna Petrone. Ha preso per prima la parola l’Assessore Pugliese spiegando – la presentazione del libro è stata voluta fortemente dall’amministrazione comunale – un comune, quello di Viggiano, da sempre vicino al Parco e come risorsa va valorizzato sempre di più con eventi per promuoverlo. Questa presentazione ci da lo spunto per proseguire nelle attività da noi già intraprese, come la sistemazione del vecchio tratturo della Madonna; un percorso che l’anno prossimo vorremmo riutilizzare per salire la Madonna al Monte.
Ha preso poi la parola l’autore del libro: “questo libro vuol essere un momento di discussione, il mio sforzo è riuscire a dare una chiave di lettura narrativa, turistica e culturale“. Il giornalista ha inteso ribadire che il Parco non è solo vincoli e regole, è un racconto di luoghi – sono salvaguardia e tutela – ma anche un’industria di sviluppo. La natura si sostituisce all’uomo, questa umanizzazione diventa un monito per l’uomo. Ha concluso spiegando il perchè la mano sulla copertina: “la mano sulla copertina deve essere vista come integrazione con gli aspetti ambientali”.
Ha proseguito con gli interventi il Presidente del Parco: “Cinquecento mila ettari di terreno e 3 grandi parchi, ecco il grande lavoro svolto da Rocco deve farci riflettere per dare sempre più impulso ad una risorsa importantissima”. Il Presidente ha voluto sottolineare un aspetto importante dei nostri parchi – i parchi italiano sono unici, sono antropizzati rispetto a quelli americani. Dentro i nostri parchi troviamo tutto: cultura, borghi, storia, economia e le persone. Tre aspetti il Presidente reputa fondamentali per la crescita di una comunità, perchè bisogna fare comunità e puntare sull’agricoltura, un’agricoltura che in Val d’Agri è stata sempre moderna; tre aspetti che in sinergia portano economia per tutti: storia, cultura e turismo. “Ecco un turismo che porti vero sviluppo e su questo ringrazio molte amministrazioni valligiani che nel corso degli anni ci hanno sempre dato una mano inclusa quella di Viggiano”.
Ha infine preso la parola la Dottoressa Petrone: “la mia idea di territorio deve essere un unicum, un’identità che la rappresenti e la miglior forma di tutela e valorizzazione dei territori è la conoscenza”. La guida appenninica è molto attiva nel suo territorio e organizza escursioni nei sentieri della Val d’Agri, sta lavorando per recuperare e creare un percorso tra i vecchi Mulini del torrente Alli. Un concetto fondamentale espresso nell’intervento della Dottoressa Petrone: “per conoscere i territori bisogna puntare ad una rete, una rete di sentieri a cui gli viene conferita un’anima”. Ha concluso il suo intervento con una proposta: un percorso di storie tra i parchi, un sentiero che colleghi tutti i parchi presenti sul territorio.
A fine incontro è stato distribuito il libro gratuitamente e il giornalista si è fermato per autografare il libro. Nel libro ( Rubbettino Editore www.rubbettino.it) troviamo molte foto fatte dallo stesso autore, segno che percorrendo i sentieri dei tre parchi sia riuscito a dare con il suo libro una moderna lettura di ciò che un parco deve rappresentare e di come l’uomo deve appropriarsi di questa risorsa rispettandone i valori.
Appennino, Cilento e Pollino: una pagina di storia tra Basilicata, Campania e Calabria. Qui la natura, spesso ancora integra, lancia un messaggio agli uomini per non essere travolta dagli eventi e da certe forme di “modernizzazione” selvaggia. Regioni e Governo sanno bene che questo è un patrimonio irrinunciabile, una sfida nei confronti del Paese.
cit. dal libro di Rocco De Rosa “Storie di Parchi”