Politica

Stabilizzazione in sanità: approvata in Giunta regionale documento per azzerare il precariato

Su proposta dell’assessore alla Salute e alle Politiche della Persona, Francesco Fanelli è stato approvato in Giunta all’unanimità, il Documento sulla definizione dei criteri di priorità per l’assunzione a tempo indeterminato del personale del ruolo sanitario e degli operatori socio-sanitari.

Il Documento, condiviso con le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza, in occasione della riunione tenutasi in data 20/06/2022, fornisce direttive alle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale per l’approvazione omogenea ed uniforme delle procedure di reclutamento del personale individuato dalla Legge 234 del 30/12/2021 e, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni del personale e dei limiti di spesa, consente l’assunzione a tempo indeterminato del personale a partire dal 1°luglio 2022 al 31 dicembre 2023.

Tra i requisiti richiesti, l’assunzione a tempo determinato e il servizio di almeno diciotto mesi, anche non continuativi, maturati alla data del 30 giugno 2022, alle dipendenze di un ente del Servizio Sanitario Nazionale, di cui almeno sei mesi, nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

Alle iniziative di stabilizzazione del personale assunto mediante procedure diverse da quelle sopra indicate, si provvederà previo espletamento di prove selettive.

Le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale dovranno pubblicare simultaneamente entro e non oltre 20 giorni dall’adozione del Documento, appositi avvisi al fine di consentire a tutti coloro che ne abbiano titolo ed interesse, di partecipare alla procedura.

Le graduatorie, redatte per ciascuna area e profilo professionale, terranno in considerazione criteri sequenziali a partire dal primo e, in caso di parità, a seguire con quelli successivi, quali, maggiore anzianità di servizio complessiva a tempo determinato alle dipendenze di un Ente del Servizio Sanitario Nazionale al 30.06.2022 e nel periodo intercorrente tra il 31.01.2020 e il 30.06.2022, maggiore anzianità di servizio nell’Azienda che bandisce l’Avviso e minore età.

In aggiunta, le graduatorie saranno approvate da ciascuna Azienda e potranno essere utilizzate fino al 31.12.2023, termine finale previsto dalla norma per effettuare le assunzioni.

Nel caso in cui ciascuna graduatoria non venisse del tutto utilizzata dall’Azienda/Ente che l’ha prodotta, per incapienza nel totale dei posti previsti dai Piani triennali del fabbisogno del personale, le altre Aziende/Enti potranno chiederne lo scorrimento pur sempre nel rispetto della capienza dei propri rispettivi Piani Triennali.

Gli interessati, in possesso dei requisiti di legge previsti, possono presentare domanda presso una sola Azienda o Ente del SSR della Basilicata, pena l’esclusione da tutte le graduatorie ove risultino inseriti.

“Come anticipato, in tempi rapidi, si è dato concretamente seguito all’approvazione del Documento sulla definizione dei criteri di priorità per le assunzioni a tempo indeterminato del personale precario; un obiettivo sul quale si sta lavorando senza indugi da mesi e che rappresenta oggi, una concretizzazione della riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale in Basilicata e delle politiche del personale” – ha commentato l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli.

“L’obiettivo finale è azzerare il precariato; passo dopo passo, stiamo procedendo verso un maggiore rafforzamento degli organici e la conseguente giusta valorizzazione delle professionalità acquisite” – ha aggiunto l’assessore, Francesco Fanelli.

 

“Ottima cosa l’approvazione da parte della Giunta regionale condiviso con i sindacati del documento sulla definizione dei criteri di priorità per l’assunzione a tempo indeterminato del personale del ruolo sanitario e degli operatori socio sanitari così come comunicato dall’assessore alla Salute a alle Politiche della Persona Francesco Fanelli”. E’ quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata Mario Polese di Italia Viva che sottolinea: “Si tratta dell’ennesimo passo, e speriamo decisivo, di un lungo percorso iniziato il 25 giugno del 2021, quando ricevetti nella stanza della vicepresidenza del Consiglio regionale una delegazione di precari che mi sottoposero la questione delle centinaia di precari della sanità lucana assunti durante la fase più acuta dell’emergenza pandemica da Covid 2019 (https://www.mariopolese.it/archivio/867-precari-covid-19-pdl-per-la-stabilizzazione-e-atti-assunti-dal-consigliere-polese.html). Da quell’incontro fu redatta quindi una Pdl a firma mia e del capogruppo di Italia Viva Luca Braia (https://www.mariopolese.it/images/Leggi/PDLSANITACOVID.pdf) presentata alla stampa il 7 luglio 2021 (https://www.mariopolese.it/archivio/877-rassegna-stampa-sanita-precari-covid.html). Pdl che per precisione fu protocollata ancora prima e cioè il 7 giugno 2021 (https://www.mariopolese.it/archivio/857-italia-viva-presentata-pdl-precari-sanita-emergenza-covid.html). Fondamentale, al netto della politica, è stato il sostegno dei sindacati che in questi 13 mesi sono sempre stati attenti alla questione in tutti gli ambiti istituzionali e aziendali”. E ancora aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese: “Evitando di aggiungere tutti i passaggi e gli atti prodotti successivamente per sollecitare la Regione ad approvare la Pdl, il 9 novembre 2021 si arrivò a un momento decisivo per la stabilizzazione dei precari quando in sede di Consiglio regionale trasformammo la Pdl in un emendamento inserito in una altra legge di ambito sanitario approvata dal Consiglio regionale (https://www.mariopolese.it/archivio/924-stabilizzazione-precari-sanita-risultato-fondamentale-grazie-a-emendamento-presentato-oggi-si-possono-stabilizzare-400-operatori-sanitari.html). Testo dell’emendamento che è stato assorbito poi anche nell’ultimo documento approvato dalla Giunta”. “Ovviamente l’obiettivo prioritario, al netto delle primogeniture o delle intestazioni del merito, resta quello di stabilizzare il personale sanitario che nella fase iniziale della pandemia, a rischio della proprio incolumità ha fatto scudo con il proprio lavoro a tutela della salvaguardia della salute dei cittadini lucani. Per questo mi associo all’auspicio dell’assessore Fanelli che invita le aziende del sistema sanitario regionale a pubblicare simultaneamente entro e non oltre 20 giorni dall’adozione del Documento, appositi avvisi pubblici così come del resto era stato chiesto nell’Odg, a mia firma, il 24 maggio scorso. Mi auguro insomma che tutto possa concludersi definitivamente, nella migliore maniera e nei tempi più stretti”, conclude Mario Polese.

 

Nel salutare con favore la prima concreta iniziativa per il superamento della precarietà nella sanità di questa regione, non possiamo esimerci dal sottolineare che la delibera approvata oggi dalla giunta regionale è l’ennesima testimonianza di come venga vissuto il confronto sindacale.

La delibera, infatti, approva i contenuti di una bozza illustrataci in occasione dell’incontro convocato dall’assessore alla Sanità il 20 giugno “opportuna preliminare informativa” e sulla quale avevamo evidenziato come Fp Cgil alcune osservazioni e proposte atte a superare le perplessità riscontrate. A tali proposte e osservazioni non vi è stato alcun seguito, se non l’annuncio dell’assessore alla Sanità in merito all’approvazione della delibera condivisa con le organizzazioni sindacali.

Nel ricordare che il confronto partecipato soggiace a delle regole, in questo caso disattese, permangono le nostre perplessità sulla piena capienza delle risorse regionali rispetto al complessivo numero dei precari Covid, cosa sulla quale avevamo chiesto certezze di numeri all’amministrazione regionale, come pure sull’ordine dei criteri di priorità. Il fatto che a tali assunzioni sia destinato il 50% delle assunzioni previste dai piani triennali dei fabbisogni delle aziende non è esaustivo rispetto alle necessità palesate dalle aziende sanitarie regionali né tantomeno rappresenta una garanzia rispetto all’intera platea dei precari.

Chiaro è che allo stato delle cose chiediamo che le aziende avviino con immediatezza le procedure. Allo stesso tempo chiediamo concrete garanzie affinché tutti i precari Covid possano rientrare in questo processo di assunzione a tempo indeterminato non lasciando a casa nessuno.

 

 

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