Gli anziani, perché più fragili e alcuni spesso con patologie pregresse, sono soggetti più a rischio diffusione Coronavirus e tra le misure d’informazione e prevenzione alcune li riguardano nello specifico: l’invito è a restare a casa, limitare le uscite per evitare il contagio e di evitare, comunque, luoghi affollati dove non è possibile mantenere le distanze di sicurezza interpersonale. Occorre però evitare che ciò significhi isolamento, mancanza di relazioni di mobilità, che possono produrre altre situazioni da evitare come la depressione. Invitiamo – specie dopo l’ultimo Dpcm – a mantenersi collegati tramite telefono, altri strumenti elettronici, muovendosi con percorsi che non prevedano contatti con tante persone, la lettura di un buon libro, ecc…
È un dovere di tutti proteggersi, soprattutto se si è anziani e quindi più fragili, proprio per questo invitiamo tutti ad avere un comportamento responsabile, ognuno deve fare la sua parte per limitare i contagi e possiamo riuscirci solo se lo faremo tutti insieme nessuno escluso.
Queste importanti misure, anche se necessarie, non possono farci trascurare la necessità di coltivare comunque relazioni. Pensiamo agli anziani, molti dei quali non autosufficienti, ospiti delle strutture residenziali, che non possono ricevere con la stessa frequenza le visite dei loro familiari. Facciamo in modo di alleviare la loro solitudine, ad esempio telefonando e invitando i nostri cari a fare altrettanto. Evitiamo che l’invito a restare presso il proprio domicilio rivolto ai nostri cari, specie se anziani, si trasformi in una forma di isolamento, ma cerchiamo, sempre mantenendo comportamenti prudenti, di trovare nuovi modi per entrare in contatto con loro e non lasciarli soli.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e altre figure presenti nelle strutture sanitarie che a rischio della propria salute sono presenti, attivi a volte con turni gravosi e pesanti.
Segreterie Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil Basilicata
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