Si terrà dal 21 al 23 giugno a Viggiano l’attività formativa prevista dal progetto “Nessuno Escluso”. Lo annuncia, con un comunicato Michele Saracino, presidente del Cip regionale.
“L’iniziativa, forte dell’esperienza positiva in altre Regioni, nasce – spiega Saracino – all’interno del Comitato Italiano Paralimpico C.R. Basilicata, con l’intento di mettere in atto le finalità previste dal Piano Quadriennale Cip-Inail 2018-2021, per garantire la promozione e la massima diffusione della pratica sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità, al fine di rendere effettivo il diritto allo sport di tutti i soggetti infortunati sul lavoro”.
“Lo sport può essere un veicolo – aggiunge – oltre che di socializzazione anche di integrazione o reintegrazione sociale attraverso la partecipazione. La sperimentazione del gesto tecnico, il rispetto delle regole specifiche, il confronto con l’altro, sia atleta che istruttore, costituiscono un potente fattore per il mantenimento o il ripristino dell’esame di realtà. È indirizzato a tutti gli assistiti Inail, sia che abbiano già praticato sport negli anni scorsi sia che si avvicinino per la prima volta, su segnalazione degli assistenti sociali Inail e degli stessi sportelli Inail/Cip.
Si prevede una partecipazione di massimo 10 atleti. Fortemente voluto ed organizzato da Mario Giugliano Presidente Finp Basilicata e Savino Isabella Gabriella Delegato Provinciale Matera CIP- CR Basilicata i quali dopo un’attenta analisi territoriale, è stato individuato come luogo di svolgimento il Parco Natatorio Viaggiano sito in Via Santa Lucia, 85059 Viggiano, nel quale è possibile praticare sport natatorio.
Con un adeguato servizio di trasporto si potrà garantire pari opportunità di partecipazione anche agli assistiti provenienti dai territori più disagiati e periferici della Basilicata. Il Progetto “Nessuno Escluso” prevede un momento formativo di confronti sullo sport paralimpico tra tecnici e le figure professionali dell’Inail Basilicata, che si occupano di disabilità, anche con l’obiettivo di condividere esperienze, valutare e motivare l’avvicinamento al mondo dello sport da parte degli assistiti. L’attività verrà coordinata da un dirigente Cip e la federazione coinvolta metterà a disposizione tecnici e istruttori federali di disciplina. L’eterogeneità del gruppo, nel corso della manifestazione, costituirà il vero superamento di barriere fisiche e culturali, dimostrando – conclude il presidente del Cip regionale – che l’integrazione è realmente l’elemento vincente. Ogni partecipante coinvolto nell’attività sportiva avrà l’opportunità di iniziare un processo di integrazione e di inclusione”.