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Scoperto e sequestrato canile lager a Spinoso: 40 animali affidati al canile di Paterno


Circa quaranta cani vivevano in un piccolo lager accanto ad un’abitazione nei pressi di Spinoso in località “Serra del Cavo”. La guardiana, una cinquantatreenne del posto, prima li ha tolti dalla strada e poi li faceva vivere in pessime condizioni, così sono intervenuti i carabinieri della stazione di Montemurro, diretti dal Maresciallo Carmine Gallo, che hanno denunciato la donna alla Procura della Repubblica di Lagonegro. La donna ha dichiarato che quei cani erano abbandonati e quindi li ha ospitati perché “amica degli animali”. Il problema sorge dal fatto che i cani vivevano in condizioni pietose. Come riporta Pino Perciante sulla Gazzetta del Mezzogiorno, il blitz è scattato venerdì mattina e si è concluso con il sequestro della struttura, mentre per i cani è stata trovata una sistemazione più dignitosa. I 40 cani (per lo più di razza maremmana) erano stipati in uno spazio di 15 metri quadri, buio e privo di areazione. Sempre secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il cibo veniva buttato direttamente a terra, in mezzo agli escrementi.

Alcuni degli animali scrive Pino Perciante sulla Gazzetta del Mezzogiorno, presentavano lesioni, altre piaghe purulente che richiamavano le mosche, altri ancora problemi nei movimenti. Tutti insieme, in uno spazio maleodorante e in precarie condizioni igienico – sanitarie, oppure legati con catene sotto il sole, impossibilitati a muoversi. Gli animali, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, erano rinchiusi in una struttura realizzata in cemento, utilizzando anche reti metalliche con ferri arrugginiti, nel vasto terreno adiacente l’abitazione della 53enne, sul quale i carabinieri, nel corso del blitz (diretto dal vice comandante della stazione di Montemurro, il brigadiere Domenico Vizzino) hanno trovato anche la carcassa di un’auto dove la donna teneva altri animali. I 40 cani sono stati temporaneamente affidati al canile di Paterno.

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