Linea dura del Movimento cinque stelle su Salvatore Caiata, patron del Potenza calcio, candidato nelle liste pentastellate ma che risulta indagato nell’ambito di una inchiesta per riciclaggio. “Al di là delle sue eventuali responsabilità penali – scrive Luigi Di Maio in un post su Facebook – che sarà la magistratura ad accertare, per le nostre regole omettere un’informazione del genere giustifica l’esclusione dal MoVimento 5 Stelle”. Così il leader M5s Luigi Di Maio in un post su Fb.
Il presidente del Potenza Calcio Salvatore Caiata, è indagato nell’ambito di un’inchiesta per riciclaggio a Siena, dove l’imprenditore è titolare di diverse attività. A darne notizia, oggi, tre quotidiani (Corriere della Sera, La Stampa e Il Messaggero) che spiegano come l’indagine riguardi passaggi di fondi nell’ambito dell’acquisto di bar e ristoranti.
Nel capoluogo toscano, Caiata, 46 anni, è piuttosto famoso per essere titolare di diversi locali molto frequentati da turisti.
La sua candidatura alla Camera è stata ufficializzata lo scorso 29 gennaio da Di Maio, nella conferenza di presentazione della squadra.
“Sono totalmente convinto della mia buona volontà, della mia buona fede e della mia innocenza ma non voglio che il M5s abbia alcun danno da questa vicenda perché nulla c’entra. Per questo metto totalmente a disposizione tutta la documentazione che possa servire per chiarire questo attacco che mi viene rivolto e mi autosospendo dal Movimento“. Lo annuncia in un post il candidato M5s Salvatore Caiata.
IL POST DI CAIATA
Successivamente annuncia che non si ritirerà: “State tranquilli: non mi ritiro, sono più TOSTO di prima!”, scrive su Facebook, utilizzando l’aggettivo “tosto”, un termine da lui spesso utilizzato per commentare le partite del suo Potenza calcio, primo in classifica del girone H della serie D, e alcune fasi di questa campagna elettorale con il Movimento cinque stelle.
“Tutti coloro che erano in posizioni eleggibili nelle liste per i plurinominali mi hanno già firmato il modulo per la rinuncia altrimenti avrei agito per danno di immagine” mentre “i 4 candidati degli uninominali che non hanno detto la verità sono per la maggior parte perdenti”. Transfughi? “Sento questa leggenda in questi giorni ma non esisteranno gli ex M5S in Parlamento”, Luigi Di Maio a “Italia 18”, su Skytg24 soffermandosi sui casi dei candidati espulsi.
“Il mio assistito ha ricevuto, agli inizi del 2017, una richiesta di proroga d’indagini preliminari su un fascicolo aperto a metà 2016 per fatti relativi al trasferimento fraudolento di valori in materia di riciclaggio. Da allora, nonostante la nostra piena disponibilità a chiarire qualsiasi contestazione, non abbiamo ricevuto nessuna convocazione”. Lo ha detto all’ANSA Enrico De Martino, legale di Salvatore Caiata (M5S).
“Per me stamattina non è stato un buon risveglio, perché mi sono trovato coinvolto in questo ciclone mediatico che mi lascia sbalordito, triste, dispiaciuto, furibondo, con chi senza pietà e senza sapere distrugge la vita di una persona che si è sempre comportata per bene” scrive Caiata su Fb dove si difende: “Sono una persona perbene e mio figlio può essere orgoglioso di suo padre perché ha sempre fatto tutto in modo onesto”. “E’ sicuramente sorprendente la tempestività con cui una notizia vecchia di due anni venga riportata oggi, da tutti i media nazionali, a meno di dieci giorni dal voto” aggiunge il patron del Potenza che conclude: “L’affetto e le dichiarazioni di stima che ho ricevuto da migliaia di persone mi danno la forza per essere più determinato di sempre a voler contribuire al cambiamento di questo Paese”.
FONTE. ANSA