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Sagra del Fagiolo di Sarconi: Una “best practice” da imitare ed esportare

La Sagra del Fagiolo Igp di Sarconi, giunta alla 35esima edizione, è un “buon esempio” di come sagra, territorio ed economia locale messi in rete rappresentano gli elementi di una via concreta per la promozione del territorio, ancora più significativa nel comprensorio petrolifero più importante d’Italia. Lo sostiene Confcommercio Imprese Italia Potenza in una nota a firma del presidente Fausto De Mare.

L’evento, sicuramente il più forte attrattore in Basilicata per presenze turistiche, visitatori ed anche buyer ed operatori di settore, esperti oltre che per l’attenzione di televisioni, giornali, mass media nazionali e regionali – sottolinea De Mare – grazie all’incessante impegno e lavoro del Consorzio di produttori con la presidente Nicla De Maria e tanti operatori commerciali tra i quali il produttore e dirigente Confcommercio Domenico Belisario, ha trovato nel sindaco Cesare Marte un fondamentale punto di riferimento che interpreta, in maniera sempre più moderna ed efficace, il ruolo di promozione del fagiolo, della sua filiera e dell’economia locale.

Proprio per l’efficiente cooperazione e sinergia di azioni ed obiettivi tra mondo della produzione ed Amministrazione Comunale, che svolge una regia decisamente al di là delle competenze e responsabilità istituzionali, per noi è una “best practice” da imitare ed esportare. Gli aspetti da approfondire per rilanciare un “altro” modello di sviluppo in Val d’Agri ma anche nell’intera regione riguardano le formule distributive e di sviluppo di azioni di marketing territoriale: il rapporto tra la distribuzione e la produzione del territorio, da intendersi come prodotti locali (filiera corta) e prodotti tipici (agroalimentare e artigianato);la rete distributiva al servizio del turista.Noi siamo impegnati a farlo dal nostro osservatorio “privilegiato” in quanto il rapporto tra il commercio e gli altri settori economici del territorio si pone, rispetto ad altri comparti produttivi, come snodo centrale anche per affrontare lo sviluppo di nuove formule distributive e come indirizzo per la valorizzazione commerciale di aree a forte vocazione turistica. In particolare risultano essere temi trasversali: la valorizzazione delle aree commerciali naturali in un’ottica turistica e di promozione territoriale; la valorizzazione dei mercati in relazione ai prodotti tipici; i comportamenti di acquisto e di consumo dei turisti.

Il commercio rappresenta una risorsa del territorio con una connotazione di servizio rivolta alla popolazione residente e ai fruitori temporanei, quali ad esempio i turisti, e una valenza di anello della filiera che collega il prodotto con il consumatore finale. Per questo motivo il settore ha dei rapporti forti con l’economia del territorio e si pone l’esigenza di una “visione allargata”, in cui il commercio interagisce per lo sviluppo con gli altri settori economici del territorio. In proposito, facciamo nostro – conclude De Mare – il “messaggio” del sindaco Cesare Marte: “a Sarconi si dimostra che in un territorio caratterizzato dall’attenzione nazionale e mediatica sul petrolio è possibile fare altro, seguire un percorso alternativo al petrolio con risultati di tutto rispetto per l’economia locale, tanto più prestigiosi in un comune di meno di 1.500 abitanti”.

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