Cronache

Resoconto attività 2020 della Polizia Postale: anche in Basilicata reati sul web e fake news in aumento

L’anno 2020 è stato caratterizzato da mutamenti profondi delle nostre abitudini di vita. In modo repentino, quasi tutte le nostre attività (lavoro – scuola – tempo libero – formazione – cultura –
relazioni) hanno conosciuto una rimodulazione basata in larga parte sull’utilizzo della rete, con un allargamento della platea degli utenti anche a soggetti normalmente poco adusi alle nuove tecnologie, fattore il quale, se da un lato ha accelerato un processo di modernizzazione certamente già in nuce, ha del pari determinato una accresciuta esposizione alle aggressioni della cybercriminalità.
In questo scenario, l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni si è indirizzato verso la prevenzione ed il contrasto di un insieme assai vasto ed eterogeneo di attacchi informatici, diretti a colpire il patrimonio personale dei cittadini come l’integrità del tessuto economico-produttivo del Paese, la regolarità dei servizi pubblici essenziali come il mondo delle professioni, la sicurezza e la libertà personale di adulti e ragazzi con particolare riferimento alla protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili.

Reati informatici in Italia: ecco i più comuni

POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI BASILICATA

Nell’ambito della Regione Basilicata, il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni e la dipendente Sezione di Matera hanno incrementato i servizi di prevenzione sul web con diverse attività tra cui l’assistenza fornita ai cittadini posta in essere mediante un costante monitoraggio delle segnalazioni pervenute nonché delle richieste di ausilio anche telefonico.
Agli utenti in difficoltà è stata garantita assistenza presso le nostre sedi, ampliando, peraltro, gli orari ed i giorni di apertura dell’URP e dell’ufficio denunce. In particolare, si è trattato di servizi finalizzati alla risoluzione delle nuove e diverse problematiche presenti sul web legate soprattutto al periodo pandemico.

Si precisa che quest’anno si è verificato un incremento di reati sul web, quali truffe e furti di identità, reati connessi al maggiore utilizzo del web da parte dei cittadini in lockdown. Sempre a causa dell’emergenza pandemica, si è fornita, rispetto allo scorso anno, maggiore assistenza di prevenzione alle istituzioni (ad es. Università e Scuole dell’obbligo) e a soggetti privati (ad es. imprese di piccole dimensioni) bersaglio di attacchi informatici. In merito si è riscontrato un sensibile aumento del fenomeno della sottrazione dei dati per l’accesso alla posta elettronica.
Di seguito si indicano specificatamente e a consuntivo i reati e le attività di prevenzione effettuate nel territorio della regione Basilicata nel corso dell’anno 2020:

• 24 persone denunciate;
• 440 vittime di reato;
• 314 vittime di truffe on line;
• 12 denunce di vittime adescate on line;
• 85 siti web monitorati per attività investigativa;
• 92 casi di diffamazioni on line trattati;
• 27 furti di identità digitale;
• 12 casi trattati per diffusione di materiale pedopornografico;
• 28 perquisizioni effettuate;

Attività di prevenzione:
• 265 siti web monitorati;
• 7 siti web inseriti in black list;
• 12 totale siti in black list;
• 76 segnalazioni per transazioni bancarie on line;
• 14.090,00 euro bloccati;
• 9.039,00 euro recuperati.

 

DOCUMENTO COMPLETO ATTIVITA’ POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI

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