Le due giornate di Renzi in Basilicata si sono rivelate le visite più inutili che abbia fatto un Segretario di partito nella nostra Terra negli ultimi quarant’anni. E tanto sono state inutili che neanche la stampa ne ha parlato più di tanto.
La cronaca della giornata lucana di ieri ci riporta solo la triste retorica renziana del ‘diremo e faremo’. A criticare gli interventi di ieri, ci sembra quasi di sparare sulla Croce rossa. I ricercatori, la lentezza dei treni, temi trattati da Renzi in modo così superficiale che quasi ci chiediamo come abbia potuto fare il Presidente del Consiglio per così tanto tempo.
Renzi scappa dalla Lucania e fa bene. Ha paura dei cittadini che lo contestano e fa bene. Dice di voler parlare dei problemi degli ultimi e non dei gruppi dirigenti. Ma a intrattenerlo, come vassalli con il feudatario, c’era solo il ‘suo’ gruppo dirigente: due Presidenti di Regione e qualche ‘Paolini’ lucano che fa capolino nelle foto.
E chi si aspettava delle prese di posizione sui grandi temi che coinvolgono la Basilicata è rimasto con un pugno di mosche: lavoro, ambiente, sanità. Il vuoto, appunto.
Anche tutti i dirigenti di partito locali e gli amministratori intervenuti che pensavano di trarre, dai consueti ‘selfie’, una qualche dignità politica, magari il primo spot per la prossima campagna elettorale, hanno preso una cantonata. Sono sembrati ai più degli adolescenti pronti a spintonarsi per una foto.
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
Patetici e ridicoli, ma del resto, rispecchiare chi vi ha votato!