Dare continuità e sopratutto progettualità alla promozione turistica e del territorio della Val d’Agri: è l’indicazione che viene dall’Associazione Bene Comune Viggiano in una nota a firma del presidente Vittorio Prinzi.
Non bastano di certo – dice Prinzi – le effimere attribuzioni di DOC, DOCU a prodotti alimentari locali di grande tradizione e qualità e quant’altro di simile o le fatue comparse di testimonial ad attribuire successo e dignità a manifestazioni di promozione turistica di un territorio: l’anno scorso il tartufo e la Tatangelo, quest’anno il ferricello con la Marini. E’ vero, c’è stato anche dell’altro e di significativo nell’evento “fashion stellare” svoltosi all’Hotel Kiris di Viggiano, sabato scorso, ma quale “retrogusto” ha lasciato, oltre che una bella serata trascorsa piacevolmente tra degustazione di prodotti tipici e buona musica?
Per l’Associazione Bene Comune Viggiano è senza dubbio molto apprezzabile l’impegno economico-organizzativo dei promotori, con in testa la Federalberghi-Confcommercio Potenza con il suo infaticabile presidente Michele Tropiano, come è da rilevare positivamente la loro proposta di istituire un tavolo permanente di concertazione presso la sede del Parco dell’Appennino Lucano. Ma proprio per evitare che ad evento finito ogni buona idea finisca nel dimenticatoio – afferma Prinzi -bisogna interrogarsi con quali prospettive, quali risorse, con quali amici di viaggio si può e si deve compiere quel salto di qualità necessario a portare turisti nella terra conosciuta, purtroppo, dagli italiani solo come “comprensorio di petrolio” e magari di inqinamento.
Per cambiare metodo diventa perciò prioritario condividere con tutti i soggetti economici della Val d’Agri e naturalmente le istituzioni – Regione, Comuni, Apt, Ente Parco – una piattaforma progettuale, un cartellone delle iniziative concertate per l’estate e per tutto l’anno, il coinvolgimento della FEEM (Fondazione Enrico Mattei), la rivendicazione di risorse (royalties) per il turismo con il Piano Operativo Val d’Agri da rifinanziare e l’istituzione di una Fondazione per la promozione dei beni e delle attività culturali del territorio. Quest’ultima struttura intesa come contenitore di progettualità – precisa Prinzi – è una nostra rivendicazione che punta a valorizzare l’ingente patrimonio storico-culturale-artistico-religioso-archeologico di cui dispone la Val d’Agri e che si presta ad itinerari turistico-culturali e religioso per favorire l’afflusso di target specifici di turisti interessati a storia-cultura e alla fede e devozione popolare in particolare per la Madonna di Viggiano. Su questi obiettivi – conclude la nota – non si può continuare a tenere fuori la FEEM che in questi anni ha realizzato numerose iniziative purtroppo scoordinate da quelle degli altri soggetti della valle.