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POV: Ass. Bene Comune Val D’agri, il 2018 sia l’anno della discontinuità


“Il giudizio espresso di recente dalla Corte dei Conti sull’impiego dei fondi attestati dalla Regione al POV (Programma Operativo Val d’Agri) non sorprende nessuno. E’ da tanti anni che ripetiamo che buona parte di quei fondi sono stati impiegati per ben altri scopi. Quello che invece non deve passare inosservato è il rilievo della sezione di controllo contabile che, tradotto dal linguaggio tecnico-burocratico in maniera più semplice, contesta alla Regione la scelta di alimentare il fondo facendo ricorso ad un’operazione di ingegneristica finanziaria di indebitamento”. A sostenerlo è l’Associazione Bene Comune Viggiano in una nota a firma del Presidente Vittorio Prinzi.

“Capisco – aggiunge Prinzi – che l’abitudine a “spalmare” le royalties del petrolio estratto-prodotto in Val d’Agri in varie voci di bilancio della Regione per rispondere ad emergenze sociali, tutte legittime, ma senza benefici diretti o indotti alle comunità della Val d’Agri dove si producono le royalties, nel corso di tanti anni è diventata una prassi abitudinaria dura da superare. Per ora non ci resta che prendere per buona l’intenzione, perché per ora è solo una volontà, espressa dalla Giunta Regionale alla Corte dei Conti di procedere ad un “accantonamento vincolato di risorse finanziarie” da destinare interamente al PO Val d’Agri, cosa che sarebbe dovuta avvenire senza alcun richiamo dell’organo istituzionale di controllo.

“Sarebbe ora di mettere definitivamente fine ad questione non più sostenibile: in Val d’Agri, l’area di estrazione petrolifera che vede un ritorno alla nostra regione delle preziosissime royalties, solo in minima parte sono state utilizzate per la gestione del Pov (Programma Operativo Val D’Agri) e per altre esigenze locali specie di mobilità dei cittadini ed infrastrutture, oltre che per il lavoro. E in proposito – dice il Presidente dell’Associazione Bene Comune Viggiano – non vorremmo che è anche il tesoretto saltato fuori in questi giorni di 570mila euro per agevolazioni a favore di sviluppo e innovazioni delle pmi non spesi con i bandi che risalgono al 2013  per la creazione di attività imprenditoriali e delocalizzazione, ammodernamento e riqualificazione delle pmi esistenti, segua la stessa strada delle royalties.

Il nostro auspicio – conclude – che il nuovo anno segni una svolta definitiva come richiedono le comunità e le amministrazioni locali della valle, sia pure queste ultime in verità a fasi alterne e con coerenti e fermi atteggiamenti che  non sempre fanno seguito a prese di posizione.  Una svolta nel metodo e nel merito della spesa nel senso di privilegiare progetti e programmi dall’evento profilo sociale, produttivo ed  occupazionale.

 

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