(ACR) – “Accolgo con piacere la richiesta formulata da sette sindaci della Provincia di Potenza di essere auditi in terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio – Ambiente), l’organismo regionale che presiedo. Una mobilitazione di associazioni e rappresentanti istituzionali per definire, insieme alla Regione Basilicata, quali strategie mettere in campo per esprimere il proprio dissenso in merito alla richiesta di nuove istanze di ricerca di idrocarburi in Basilicata”.
Lo dichiara il presidente della terza Commissione consiliare, Vincenzo Robortella, commentando il documento sottoscritto al termine dell’incontro pubblico promosso dall’Associazione ‘Un muro contro il petrolio’, che si è svolto lo scorso 1 Febbraio a Tito, e firmato dai sindaci Graziano Scavone, Gerardo Ferretti, Giovanni Lettieri, Gerardo Mariani, Donato Distefano, Dario De Luca e Nicola Allegretti, rispettivamente dei Comuni di Tito, Pignola, Picerno, Muro Lucano, Brienza, Potenza e Brindisi di Montagna.
“Questo documento ha una particolare importanza – dice Robortella – perché è una richiesta che raccoglie le voci della società civile e degli amministratori comunali in merito alla vicenda petrolio e all’ipotesi di nuove istanze di ricerca. I movimenti dal basso, che danno spazio ai cittadini e ai loro rappresentanti, sono uno strumento importante, per l’Ente Regione, per ribadire la propria contrarietà a ogni ulteriore estrazione che superi i limiti di barili estratti. Mi sento di ringraziare i sindaci e le associazioni firmatarie del documento per la volontà di portare in terza Commissione le proprie idee su questo argomento”.
“E’ stato ribadito più volte, da tutti i soggetti regionali interessati – prosegue il presidente della terza Commissione – che la Basilicata già contribuisce in misura consistente al fabbisogno energetico dell’intero Paese e non è possibile chiedere ulteriori sacrifici al nostro territorio. Ben vengano, quindi, gli incontri che avvicinano il mondo politico e la società civile attraverso le figure dei sindaci, che svolgono un ruolo essenziale per avvicinare queste due esperienze, con l’obiettivo di fornire una forte risposta alla richiesta di nuovi permessi di ricerca”.