Nel Pertusillo tornano scene mai dimenticate con cumuli di pesci morti, come già successo qualche anno fa.

Questa mattina i Carabinieri Forestali, Asp e Protezione Civile, su un gommone della Protezione Civile, hanno prelevato le carcasse dei pesci morti per farli analizzare. Carcasse che saranno inviate a Padova con risultati previsti entro 20 giorni.
Le foto della carpe morte, nel territorio della diga di Grumento Nova, hanno subito fatto il giro dei social con la richiesta del Sindaco di Grumento Nova Antonio Imperatrice di conoscere il motivo di questa moria di pesci.
L’ultima moria di pesci nel Pertusillo – come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno – si sono sono verificate cinque e sette anni fa. Le autorità sanitarie stabilirono la responsabilità nel 2015, all’ ‘alga cornuta’ e del caldo, mentre nel 2013 si parlò di un virus.
Qualcuno ipotizzò, come le associazioni ambientaliste e cittadini, la colpa da attribuire alle estrazioni. Ma nessuna certezza ufficiale è stata raggiunta su questa ipotesi.
La preoccupazione su questa ennesima moria deriva anche per dall’inquinamento legato alla loro putrefazione. Inquinamento per un invaso che fornisce acqua alla Basilicata e alla Puglia.
L’anno scorso l’ultimo allarme ambientale: le acque del Pertusillo si riempirono di macchie verde scuro, il report sulle analisi al seguente link.
Infine, sempre l’anno scorso, un’altra moria di pesci si verificò nell’Agri, fiume che alimenta il Pertusillo. In questo caso non è da escludere l’ipotesi dell’inquinamento. In zona, infatti, a quanto apre si sentivano odori di fogna provenienti forse da scarichi abusivi.