Società e Cultura

Pensiero di un giovane lucano


Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta.

Sono un giovane consigliere di minoranza del comune di Spinoso(Pz),da sempre interessato ai temi sociali che riguardano dapprima la mia comunità ,ma più in generale la mia regione e l’intero Mezzogiorno. In tempi non sospetti, qualche anno fa, sono stato in prima linea nella protesta pacifica nei confronti di Eni, promossa da un comitato cittadino del mio paese e sostenuta da altre associazioni che agiscono sul territorio.

Chiedevamo risposte concrete su tutto ciò che stava (che ancora sta)accadendo in Val d’Agri e, in particolar modo, sul monitoraggio ambientale svolto sul territorio valligiano, caratterizzato ovviamente dalle estrazioni petrolifere. Oggi a distanza di qualche anno sento ancora discutere sulle tematiche passate, ciò evidentemente significa che non è stato ancora fatto abbastanza per arrivare ad una conclusione positiva rispetto alla questione petrolio. C’è bisogno di dare risposte ai tanti cittadini che stanno subendo da anni una grossa ingiustizia sia dal punto di vista ambientale che lavorativo. Gli scontri verbali che si sono susseguiti nei giorni scorsi, ma anche precedentemente, tra esponenti del governo regionale, insediatosi solo da qualche mese, ed esponenti dell’opposizione, già alla guida della regione negli anni scorsi, credo non facciano bene a tutti i cittadini lucani ed in particolare a quelli della Val d’Agri.

La campagna elettorale, voglio ricordarlo, è terminata, perciò la si finisca con queste accuse reciproche, già si è stati troppo improvvidi nel corso degli anni. Che si inizi a collaborare seriamente per il bene della Lucania su un tema, quello del petrolio, che coinvolge tutti, sicché si mettano da parte i colori politici. Si cerchi una rinegoziazione seria con Eni, modificando i precedenti accordi, si crei un fondo grazie al quale si possano finanziare progetti atti ad un maggiore sviluppo delle infrastrutture, magari cercando di riqualificare, ove possibile, quelle esistenti. Per quanto riguarda la rete di monitoraggio ambientale che sia fatta da un ente terzo, magari extraregionale. Arriviamo alle royalties. Bisognerebbe distribuirle diversamente, non solo a  vantaggio di quei comuni sul cui territorio insistono i pozzi, ma anche dei comuni limitrofi che subiscono un grosso impatto, ovviamente negativo, sia dal punto di vista dell’inquinamento, quindi ambientale, provocando molti problemi sanitari, sia lavorativo.

Le amministrazioni dei paesini come Spinoso, a differenza del più ricco Viggiano, si trovano a lottare contro il tempo per far sì che i propri giovani non vadano via e per cercare di fornire quanti più servizi è possibile a tutti i cittadini. Credo  che se non si ragioni partendo dai concetti di inclusione, di collaborazione, di unione tra i comuni, saremo destinati a soccombere. Spero vivamente che possa affievolirsi questa situazione ormai insostenibile, in particolar modo per i cittadini della  Val d’Agri, che riguarda lavoro ed ambiente. La nostra regione deve essere il volano per il riscatto di tutto il Meridione.

Termino con un pensiero preso in prestito che vuole essere un messaggio di presa di coscienza da parte dei cittadini valligiani:” Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.” (Sandro Pertini)

 

Vincenzo Petrocelli

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