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PD: alla prossima assemblea regionale verrà presentato il documento della mozione Elly Schlein

Le primarie del 26 febbraio hanno consegnato al PD un risultato inatteso che apre prospettive di grande interesse. La vittoria di Elly Schlein, una donna alla guida del partito, rompe la consolidata prassi di un pensiero antico a matrice maschile e rappresenta una indubbia novità, testimoniata da un significativo consenso, avvalorato dalla spinta registrata nel tesseramento al PD. Novità che si sostanzia nella richiesta di avere un partito di tutte e tutti, meno centrato sul potere e meno subalterno al pensiero unico dominante soprattutto in economia. Giustizia sociale, giustizia ambientale e Mezzogiorno sono i pilastri che caratterizzano la domanda di cambiamento espressa dal voto delle primarie. È stata una vittoria che si è materializzata nel voto assolutamente maggioritario espresso nelle regioni del nord e in parte del centro e soprattutto nelle grandi realtà urbane del Paese. Segnale di un dinamismo che deve farci riflettere. In tutto questo ha contribuito anche il quasi 39% raccolto in Basilicata. Risultato anche questo del tutto imprevedibile soprattutto dopo la prima fase congressuale svoltasi nei circoli. I risultati di Potenza in primis, e poi Pisticci, Policoro, Rionero in Vulture Colobraro, Anzi ed altri comuni ancora, hanno di fatto confermato la dinamica nazionale, come eclatante è anche il risultato di Matera dove si è passati da 17 voti tra gli iscritti ad oltre 500 nelle primarie aperte confermando la necessità di aprire il partito alla società. Ma è ciascun voto in ciascun comune lucano che ha contribuito al successo nazionale.

Si apre quindi una nuova fase che richiede grande senso di responsabilità nella gestione di questa vittoria perché è adesso questa la sfida più importante. I segnali sono davvero molto incoraggianti compresa la disponibilità manifestata dal candidato sconfitto Stefano Bonaccini.

Ma qual è la portata di questo risultato in Basilicata? Anche in territorio lucano a fare la differenza è stata la motivazione e la determinazione dell’elettorato che ha preferito Elly Schlein. È stata forte la domanda di cambiamento, un messaggio inequivocabile alla classe dirigente locale, una richiesta di apertura di un partito che non può più essere ostaggio di logiche personali segnate ormai dal tempo.

Non è il ritorno della rottamazione che non ha impresso alcun cambiamento, ma quello della consapevolezza che occorre riportare il PD in una dimensione più popolare, con una linea politica chiara, più vicino alla gente e meno al governo a tutti i costi.

Oggi grazie al successo della Schlein il Pd anche in Basilicata viene guardato con un occhio diverso da parte di cittadini che sono attenti alla cosa pubblica e non sono affatto soddisfatti di come governa la destra sia a livello nazionale sia a livello locale. Di certo sarebbe stato meglio celebrare il congresso regionale dopo quello nazionale per cogliere le aperture favorite dalla fase costituente nonché per meglio cogliere anche il messaggio di rinnovamento e ricostruzione che anche in Basilicata si pone con forza, ecco quindi che occorre oggi allineare la linea politica del partito lucano al messaggio e alla posizione che viene dalla Segretaria Nazionale.

Al segretario regionale Giovanni Lettieri, cui va la nostra fiducia, chiediamo di muoversi in sintonia con il messaggio di ricostruzione e rinnovamento che chiede la Schlein e non farsi imbrigliare in vecchie dinamiche che condannerebbero il PD a rimanere marginale. Consapevoli della necessità di aprire una nuova stagione politica offriamo piena e sincera disponibilità al confronto nonché contributi di merito sulle grandi questioni che riguardano il presente e il futuro di questo territorio, dallo spopolamento, al mantenimento dei servizi essenziali, al contrasto all’autonomia differenziata, alle politiche di sviluppo, al rilancio economico e sociale, fino alla questione morale.

Non poniamo questioni organigrammatiche ma di prospettiva e di visione, di come costruire, a partire da questa vittoria e questa partecipazione, un centro sinistra forte, in grado di essere vera alternativa per una Basilicata coraggiosa, proiettata nel futuro, nel lavoro che cambia, nei processi di transizione ecologica e digitale.

Dal 26 febbraio c’è entusiasmo ed energia in campo per un nuovo PD, giovani, donne, uomini ed elettori delusi chiedono condizioni di agibilità politica per impegnarsi, per tornare a partecipare, per ritrovare una comunità politica che si era smarrita. L’apertura del tesseramento raccoglierà questo entusiasmo e noi vogliamo che lo si accompagni attraverso percorsi tematici e di confronto territoriali, che rafforzino anche l’azione locale dei circoli e diano supporto ai nostri amministratori, percorsi che ci aiutino a trasmettere la portata del cambiamento, a riconnetterci con gli elettori e a riconquistare fiducia e credibilità.

Ci auguriamo che si voglia prendere atto di tutto ciò. Il PD di Basilicata non può condannarsi ad un ruolo residuale nelle sfide che ci attendono, per queste ragioni, siamo tutti chiamati, anche chi ha sostenuto Bonaccini, a compiere uno scatto in avanti verso la costruzione di una nuova stagione politica.

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