Un viaggio a ritroso attraverso luoghi e personaggi per una rilettura della memoria di Giovanni PASSANNANTE. promossa dall’Associazione “Pro Salvia per G.Passannante”.
Il 3 maggio a Picerno, alle ore 18,00 nella Sala Consiliare del Comune di Picerno ( PZ) si svolgerà la seconda tappa di “Passannante in itinere”
L’iniziativa, intende promuovere la conoscenza dell’uomo e del pensiero di Passannante attraverso alcune iniziative dell associazione, tra cui l’ideazione di un centro studi, che mira anche ad approfondire la storia e la narrazione culturale e territoriale della Basilicata attraverso la sua figura, con l’inserimento nelle scuole lucane di laboratori studio che possano avvicinare i giovani alla sua storia.
All’evento, aperta al pubblico, ospitato dal Comune di Picerno, prenderanno parte il Sindaco di Picerno, Margherita Scavone, Lina Argia Passannante, Presidente Associazione ProSALVIA; Pasquale PEPE Vice Presidente GIUNTA REGIONE BASILICATA.
Tra i relatori, Interverranno: la Dott.ssa Ivana Parente Coordinatrice dell’evento per l’Associazione Culturale “Pro SALVIA con un intervento su “La figura di Passannante tra ieri ed oggi” ; il Prof. Lucio Attorre – Storico, con Passannante nella storia d’Italia; il Prof. Ferdinando Dello Iacono – Scrittore-Storico, Canto per G. Passannante – SALVIA un Paese in esilio; Giuseppe SALVATORE Vice Presidente Associazione ProSALVIA. I lavori saranno Coordinati dalla Giornalista Carmen DE ROSA
Passannante in itinere verrà ospitato in diversi Centri Lucani tra cui Vietri di Potenza ed infine nel Capoluogo,Potenza , tutti luoghi che in diverse forme risultano legati alla figura di Passannante.
L’incontro dedicato all’approfondimento della figura di Giovanni Passannante, protagonista controverso della storia italiana post-unitaria, Lucano, originario di Salvia un piccolo centro del Potentino, al secolo Savoia di Lucania, vissuto tra la fine del XIX secolo e l’inizio del Novecento, è stato un anarchico italiano noto per aver attentato alla vita del re Umberto I, il 17 novembre 1878 a Napoli.
Passannante fu arrestato, per il grave gesto e per aver leso alla figura del Re, processato e condannato a morte, ma successivamente la sua pena venne commutata in ergastolo, da scontare per tutta la vita in una condizione di reclusione disumana che lo condurrà alla pazzia, ed infine ad una morte penosa.
La sua storia è nota anche per la vicenda del cervello, prelevato dopo la sua morte e conservato presso l’Ospedale Psichiatrico di Montelupo Fiorentino per essere oggetto di studio antropologico e criminologico. Sulla bose di una “teoria” elaborata dallo Psichiatra Cesare Lombroso, indicava l’origine del comportamento criminale insita nelle caratteristiche anatomiche e che lo studio del cervello potesse rivelare le cause della sua condotta criminale e anarchica. ll cervello è stata oggetto di dibattiti e riflessioni sulla scienza, la politica e la giustizia. Oggi, il caso di Passannante è considerato un esempio di come le teorie scientifiche dell’epoca fossero influenzate da pregiudizi e ideologie.
La serie di incontri promossi dall’Associazione Pro Salvia sul caso di Passannante, vuole essere un analisi in chiave moderna a cui prenderanno parte storici, studiosi e rappresentanti delle istituzioni, con l’obiettivo di analizzare il contesto storico e politico in cui visse Passannante, riflettendo sul significato della sua vicenda umana e giudiziaria.
Carmen De Rosa