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Pace fiscale: ciclo incontri Confcommercio a Latronico, Potenza e Melfi


In vista della scadenza ravvicinata per le domande per aderire alla “pace fiscale”, la nuova sanatoria introdotta dalla manovra di bilancio dello Stato, scadenza fissata al 30 aprile prossimo, Confcommercio Imprese Italia Potenza ha organizzato, dopo quello svolto a Viggiano nei giorni scorsi,  un ciclo di incontri. Si comincia il 7 febbraio a Latronico (Cinenema Nuovo Italia) e si prosegue a Potenza l’11 febbraio (salone conferenze Camera di Commercio Corso 18 Agosto) per concludere il 18 a Melfi (Relais La Fottoria). Nei tre incontri saranno presenti il dott.Daniele Brancale, esperto in consulenza e difesa tributaria, il presidente Confcommercio e componente della Giunta Camerale Fausto De Mare e per ciascuno dei comuni interessati i sindaci di Latronico Fausto De Maria, di Potenza Dario De Luca e di Melfi Livio Valvano. A Potenza interverrà anche il presidente della Camera di Comercio Basilicata Michele Somma.

E’ necessario spiegare ai titolari di piccole e medie imprese duramente colpite dalla crisi degli ultimi anni  – spiega Fausto De Mare – le opportunità che si presentano attraverso la “pace fiscale”. C’è bisogno dunque di informazione specialistica e di consulenza per utilizzare al meglio il provvedimento.

In brebve, la nuova sanatoria introdotta dalla manovra di bilancio consente infatti ai contribuenti con un Isee fino a 20mila euro di chiudere i conti con l’Erario e la gestione autonoma previdenziale dell’Inps versando solo il 16% del dovuto (sanzioni, interessi e quota capitale) in caso di un reddito Isee inferiore a 8.500 euro, il 20% se il reddito del nucleo è compreso tra gli 8.500 euro e i 12.500 euro, nonché il 35% per i redditi superiori a 12.500 euro. Sopra scatta la rottamazione ter.

Solo le persone fisiche che abbiano un Isee inferiore a 20.000 euro per i debiti affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017. La legge prevede che versano in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica anche le persone fisiche che, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risultino con già aperta la procedura di liquidazione prevista dalla cosiddetta legge sul sovraindebitamento.

REDDITI, CONTRIBUTI E ROTTAMAZIONI: È possibile regolarizzare l’omesso di imposte relative alle dichiarazioni di redditi e o relativi ai contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali. Possibile anche rientrare in questa sanatoria – se si hanno i requisiti Isee – se non si è perfezionato completamente o fuori tempo i pagamenti dovuti alle passate “Rottamazioni”.

SI PAGA TRA IL 16 E IL 35%: Niente sanzioni e nessun interesse di mora: sarà possibile regolarizzare la cartella con “saldo e stralcio” pagando il 16% a titolo di capitale e interessi se si ha un Isee familiare sotto gli 8.500 euro, il 20% se l’Isee è tra 8.500 e 12.500 euro, il 35% se si è tra 12.500 e 20.000 euro. Per coloro che rientrano nella procedura di liquidazione per sovraindebitamento la percentuale di pagamento è del 10%. Vanno pagati comunque l’aggio per l’agente di riscossione e le spese di notifica e delle procedure esecutive.

PER CHI RESTA FUORI SCATTA LA ROTTAMAZIONE-TER. In assenza dei requisiti, la presentazione della domanda di adesione al “saldo e stralcio», come previsto dalla legge, sarà considerata in automatico come richiesta di accesso alla cosiddetta rottamazione-ter.

LA DOMANDA E I VERSAMENTI: vanno presentati entro il 30 aprile ed entro il 31 ottobre l’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunicherà le somme dovute o la mancanza di requisiti.

Per De Mare, è indubbia la situazione di sofferenza delle nostre microimprese per lo più indviduali o familiari dovute ad anni di crisi e che ancora vivono l’incertezza dell’attuale fase economica del Paese. Proprio perché le nostre pmi sono legate al territorio in cui operano – ha aggiunto – non hanno molte strade da seguire per la rivitalizzazione di attività che sono essenzialmente di servizio alle nostre comuntà. Bene ha fatto dunque il Governo ad introdurre la pace fiscale prendendo atto che la pace tiene conto della “guerra-contenzioso”. Per la Confcommrercio è solo un tassello che ne richiede altri per la rivisitazione dell’intero sistema tributario italiano datato e di fatto superato e per introdurre il principio di buon rapporto contribuente-fisco.

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