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Ospedale Villa D’agri: Ass. Bene Comune Viggiano, Pittella tenga conto volontà popolare


L’assemblea popolare in difesa dell’ospedale di Villa d’Agri, che fa seguito ad una partecipata manifestazione di protesta, ha segnato un’ importante testimonianza di una diffusa e condivisa volontà delle comunità della Val d’Agri di cui, sono certo, il Presidente Pittella terrà conto nell’incontro imminente convocato a Potenza. E’ il commento dell’Associazione “Bene Comune” Viggiano in una nota a firma di Vittorio Prinzi. Al di là dell’unanime posizione di sindaci, comitati, sindacati, ecc. ci sono compiti che richiedono l’assunzione di responsabilità diretta in primo luogo da parte della Regione per evitare che il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera – si legge nella nota – penalizzi il comprensorio del petrolio che, sicuramente più di altri territori, ha maggiore bisogno di tutela della salute e dell’ambiente. Per questa ragione per noi più che una “Fca della Val d’Agri” l’ospedale è principalmente un presidio di salute a 360 gradi. L’incontro in Regione innanzitutto deve fare chiarezza sul completamento delle altre strutture in fase di realizzazione. Condividiamo la valutazione del Comitato: 20 milioni di euro già investiti potrebbero risultare insufficienti, mentre l’arrivo della risonanza magnetica deve rilanciare queste prestazioni alleggerendo le liste di attesa.

Chiarezza inoltre è richiesta anche rispetto all’attuazione della recente pre-intesa tra il Comune di Viggiano, la Regione Basilicata e l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza dell’agosto 2015 per la soluzione dell’annosa vicenda del Plesso sanitario ex Clinica Nigro-Pellettieri, che, grazie ai fondi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Viggiano, potrebbe rendere fruibile un Hospice a servizio dell’intero comprensorio, privo di tanti servizi socio-sanitari (si cita solo ad esempio una RSA, Residenza Sanitaria Assistenziale, per una popolazione che diventa sempre più anziana). Infine, lo stesso Centro di Medicina Ambientale, che si prevede di istituire a Villa d’Agri, deve avere non solo un fine di ricerca, ma anche una dimensione clinica, così da potenziare l’esistente.

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