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Nota del Paternicum: “Scorretto ed incomprensibile il comportamento della dirigenza del Bella”


Il Ds rossoblù Leonardo Coviello esprime tutto il suo rammarico per aver ricevuto un trattamento “non all’altezza”.

Il risultato del campo ha parlato chiaro, il Paternicum ha battuto il Bella, a domicilio, con il risultato di 2-0. Nonostante questo, nelle ultime 36 ore, vi è stata una serie di fraintendimenti tra le due società. A partire dal famoso comunicato di Sabato 12 Gennaio alle ore 17, che definiva il campo sportivo “Andreolo”  impraticabile a causa della neve. Poche ore dopo, arriva un nuovo comunicato che smentisce totalmente questa versione, circolano fotografie del manto erboso completamente sgombro dalla presunta coltre di neve ed inizia la polemica: “Perché vogliono rinviare la partita?” Si chiedono giustamente i dirigenti del Paternicum. In effetti, dopo una serie di voci di corridoio, accertamenti, smentite e consuete chiacchiere “social”, si rende evidente la praticabilità del campo sportivo. Il match viene regolarmente disputato, Domenica 13 Gennaio, alle 14.30. Gli uomini di Mister Cirigliano, come già accennato in precedenza, non hanno difficoltà a portare a casa risultato pieno.

Tutto finito? Neanche per sogno.

I dirigenti rossoblù lamentano di aver dovuto giocare per novanta minuti, sopportando un clima oltremodo ostile.

Non usa mezzi termini il Direttore Sportivo valligiano Leonardo Coviello: “Un fine settimana veramente surreale. Il Bella non voleva giocare questa partita, non siamo riusciti a capire perché: il campo era completamente praticabile da minimo 48 ore. Abbiamo assistito ad un’indecente falsificazione di fotografie con l’obiettivo di non disputare il match. Noi siamo una società seria, abbiamo preparato per due settimane questa partita e i ragazzi sono stati bravi a portare a casa i tre punti, nonostante tutto. Novanta minuti di insulti a dirigenti e giocatori, volgarità che non crediamo davvero di meritare. Peccato davvero, pensavamo di dover dimenticare del tutto questi brutti episodi. Mi dispiace dirlo, oggi sembrava di essere ripiombati all’inizio degli anni novanta. C’è ancora molto da fare negli stadi di Basilicata”.

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