Cronache

Maxi blitz antidroga: smantellata banda tra Basilicata e Puglia, 21 arresti. Lo spaccio anche davanti ai bambini


Ventuno arresti, un divieto di dimora, un chilo di droga sequestrato: è il bilancio di un’operazione antidroga condotta dalla Polizia e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza che ha portato a smantellare un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti tra Basilicata e Puglia. La banda aveva la sua base a Montescaglioso (Matera) e i componenti spacciavano anche davanti ai bambini. Le 22 misure di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Potenza. Oltre alla provincia di Matera, l’operazione antidroga ha interessato anche quelle di Bari e Taranto.

«Continui e reiterati approvvigionamenti da fornitori pugliesi e albanesi» di droga (cocaina, eroina, marijuana e hascisc) poi rivenduta nei centri del Materano, in particolare a Montescaglioso, sono stati scoperti nell’ambito dell’operazione antidroga coordinata dalla Dda di Potenza e condotta dalla Polizia che ha eseguito i 21 arresti (16 in carcere e 5 ai domiciliari).
La Polizia ha inoltre notificato la misura cautelare del divieto di dimora in Basilicata per un uomo di Montescaglioso.  Nella stessa città materana è residente Nunzio Paolo Castellaneta, di 56 anni, con numerosi precedente penali, finito in carcere e ritenuto dagli investigatori a capo dell’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio delle sostanze stupefacenti.
Secondo quanto reso noto in un comunicato dal Procuratore distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio, nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 600 grammi di eroina e 300 grammi di cocaina. Particolarmente importante nell’organizzazione il ruolo delle donne , quattro quelle destinatarie delle misure cautelari tra carcere e domiciliari: secondo gli investigatori la loro sarebbe stata una presenza “fattiva e determinante” non solo come corriere, ma anche a livello organizzativo.

Oltre a Castellaneta, sono finiti in carcere Ferdinando Barbetta, di 41 anni e Vito Perrone , 30 anni, tutti e due di Laterza (Taranto); Paride Giosué, 53 anni, di Ginosa (Taranto); Aldo Hasa, 27 anni, Ervin Hasa, 35 anni, Aurelio Lomaistro, 31 anni, di Altamura (Bari); Vito Giuseppe Marcello, 29 anni, di Palo Del Colle (Bari); Francesco Menzella, 57 anni, Gerardo Miraglia, 35 anni, Letizia Mossuto, 40 anni, Rocco Motola, 32 anni, Francesco Pellegrino, 52 anni, Rocco Petrozza, 45 anni, Tommaso Milan Salluce, 41 anni, e Maria Teresa Santarsia, 44 anni, di Montescaglioso.
Sono invece ai domiciliari Francesco Paolo Ciccarone, 47 anni, di Santeramo in Colle (Bari); Antonio Ciracì, 48 anni, Teresa De Mitri, 24 anni, e Michele Del Monte, 45 anni, di Montescaglioso e Grazia Guerrieri, 57 anni, di Palo del Colle. Il divieto di dimora in Basilicata è stato disposto per Carmelo Andriulli, 45 anni, di Montescaglioso, «già detenuto per altra causa».

«Un fatto gravissimo è che l’attività criminale entra nel tessuto sociale ed incide sull’educazione dei ragazzi. Quasi come se il traffico di stupefacenti fosse una vera e propria attività lavorativa: una volta le nostre nonne facevano le sartine a casa mentre i bambini giocavano, adesso accade che vengano confezionate dosi di stupefacenti alla presenza dei più piccoli della famiglia». Lo ha detto ai giornalisti il Procuratore distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio, nell’illustrare i particolari del blitz antidroga.

“Le indagini – ha spiegato Curcio- hanno preso le mosse dalle dichiarazioni rese da Giuseppe D’Elia, reo confesso dell’omicidio di Antonio Grieco avvenuto a Montescaglioso (Matera) il 27 maggio 2019. Una persona che ha riconosciuto le sue responsabilità e che ci ha consentito di svolgere indagini durate anni, che hanno portato a questo risultato investigativo”.

 

 

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