Ignazio Olivieri, recentemente scomparso, è stato direttore del Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata, da lui fondato e considerato centro di eccellenza, al quale afferiscono pazienti da tutte le regioni d’Italia. E’ stato ricercatore nella Divisione di Reumatologia dell’Università di Pisa fino al 1993 e dirigente medico di I livello all’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna dal 1993 al 1998, anno in cui si è trasferito in Basilicata. Direttore dell’Istituto Reumatologico Lucano (Irel) era membro della Basilicata Ricerca Biomedica (Brb) Foundation. Professore universitario di prima fascia e presidente della Società Italiana di Reumatologia nel biennio 2014-2016, Olivieri ha partecipato ad importanti gruppi di studio internazionali. Grazie alla sua attività di ricerca ha ottenuto tantissimi riconoscimenti, tra i quali il prestigioso premio Hulusi Behcet nel 2016. Rilevante la sua produzione scientifica con oltre 350 pubblicazioni su riviste internazionali che gli ha consentito di essere designato membro del Board editoriale di diversi periodici scientifici.
Pietro Laureano, architetto e urbanista, presidente dell’International Traditional Knowledge Institute, è esperto dell’Unesco per le zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo. Suoi gli studi che hanno portato all’iscrizione dei Sassi di Matera e del Parco del Cilento nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità. Presidente del Panel delle Nazioni Unite sulle conoscenze tradizionali e rappresentante dell’Italia nel Comitato tecnico scientifico della Conferenza delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione, Laureano è uno dei 1.300 esperti mondiali incaricati dal segretario generale dell’Onu di svolgere il Millenium Ecosystem Assesment, la valutazione della situazione del pianeta al terzo millennio. E’ stato docente, conferenziere e ha tenuto lezioni magistrali in molte Università e istituti internazionali. Autore di numerose pubblicazioni, Laureano è fondatore e coordinatore di Ipogea, centro studi sulle conoscenze tradizionali che realizza progetti di tutela del paesaggio con pratiche antiche.
Michele De Bonis, dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia, si è specializzato in cardiochirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Ha maturato diverse esperienze presso il Dipartimento di Chirurgia cardiovascolare e toracica ad Aalst in Belgio e il St. George’s Hospital di Londra. Attualmente è primario di Cardiochirurgia delle Terapie avanzate e di Ricerca all’Ospedale Universitario San Raffaele di Milano. Professore a contratto, svolge un’ampia attività accademica con costante e pluriennale esperienza didattica relativa alla chirurgia cardiaca nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, nel corso di laurea in Scienze infermieristiche e nella Scuola di specializzazione in Cardiochirurgia dell’università Vita – Salute San Raffaele di Milano. Opera in tutti gli ambiti della cardiochirurgia dell’adulto e nella chirurgia riparativa della valvola mitrale e della valvola tricuspide. Componente di importanti comitati tecnico scientifici, nazionali ed internazionali è autore e coautore di oltre 140 pubblicazioni.
Savino Primucci, per tutti Sam, nasce a Palazzo San Gervasio per poi emigrare, appena dodicenne, con la sua famiglia, in Canada. Attualmente è proprietario di una catena di pizzerie nell’Ontario e Quebec con il marchio “Pizza Nova”, circa140 esercizi che sfornano in media più di un milione di pizze a settimana rifornendo in esclusiva lo stadio di baseball degli amatissimi Blue Jays di Toronto. E’ stato presidente della Canadian National Exhibition Food Products Association per 12 anni e ha ricevuto onorificenze dalla Camera di Commercio dell’Ontario e dalla Canadian Italian Business and Professional Association. Nel 2012 gli è stato assegnato il premio di Franchisee dell’anno e nel 2016 gli è stata assegnata l’Aquila d’Oro dai Maestri del Commercio Enasco 50 & Più. E’ Cavaliere di Malta e Cavaliere al merito della Repubblica italiana.
Franco Zaccagnino, nato a Sant’Ilario di Atella, docente d’arte e scultore, individua in una materia prima insolita e presente sul territorio lucano, la canna, la sua fonte inesauribile d’ispirazione. Nelle mani dell’artista diventa materia viva e pulsante e nascono riproduzioni raffiguranti architetture sacre ed ambientazioni urbane. Molte le mostre personali e le manifestazioni artistiche alle quali ha partecipato, sia nazionali che internazionali, conseguendo successi di pubblico e critica. Autore della pubblicazione “Sant’Ilario, storia di un castello ritrovato”, Zaccagnino ha dato vita al “Museo dell’Arte Arundiana”, un genere di allestimento tematico emozionale, all’interno del borgo antico di Sant’Ilario nel quale sono esposte opere tutte realizzate in canna mediterranea.
Conferite anche tre onorificenze a Vicente Scavone, Giuseppe Lupo e Lorenzo Mazzeo.
Vicente Scavone, nato ad Asunción (Paraguay) ma originario di Tito, risiede ad Asuncion, dove dirige un gruppo di società nel settore farmaceutico, della plastica e della grafica, aziende altamente sviluppate che esportano nel Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela) e in altri paesi dell’America Latina. E’ stato vicepresidente del Club Olimpia, una delle squadre di calcio più importanti della nazione e presidente dal 2004 al 2006. Recentemente è stato nominato consigliere economico del neo eletto presidente paraguaiano Horacio Cartes. Tante le attestazioni di stima per l’azione di divulgazione della lucanità promossa nello Stato dell’America meridionale.
Giuseppe Lupo, professore associato di Letteratura italiana contemporanea presso l’università Cattolica di Milano e Brescia, scrittore e saggista, collabora alle pagine culturali de “Il Sole 24 Ore” e di “Avvenire”. Ha esordito nella narrativa con il romanzo “L’americano di Celenne” con cui nel 2001 ha vinto il Premio Giuseppe Berto e il Premio Mondello opera prima, e nel 2002, in Francia, il Prix du premier roman. Successivamente ha pubblicato vari romanzi quali il “Ballo ad Agropinto”, “La carovana Zanardelli”, “L’ultima sposa di Palmira”, “Viaggiatori di nuvole”, “L’albero di stanze”, “Gli anni del nostro incanto”. Autore inoltre di numerosi saggi tra i quali “Sinisgalli e la cultura utopica degli anni Trenta”, ricopre diversi incarichi culturali.
Lorenzo Mazzeo, nato a Pescopagano è avvocato civilista. Ha delineato la propria carriera raggiungendo livelli importanti in Italia e all’estero, sia come consulente legale della Camera dei Deputati e successivamente del Ministero della Salute, sia come componente di importanti comitati tecnici scientifici, nazionali ed internazionali, tanto da diventare componente dell’osservatorio economico – giuridico latino americano. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali quello di commendatore dell’ordine di merito della repubblica italiana. Attento alle esigenze della terra di appartenenza, si è reso interprete di numerosi iniziative di integrazione sociale.