A quando la lotta alla ludopatia, una malattia psichiatrica a tutti gli effetti, che può e deve essere trattata, con una presa di coscienza anche in Basilicata?
Una piaga sociale che di questi tempi va avanti con le lobby del gioco d’azzardo tornata all’attacco in Parlamento, nonostante le sale da gioco a Potenza e in giro per l’Italia siano piene di gente disoccupata che continua ad indebitarsi con gli usurai o lavoratori che invece lo fanno con le banche, complici della nostra politica nazionale e notizia di questi giorni, riuscendo a declinare la proposta del Governo sulla riorganizzazione del settore, con un documento che era stato oggetto della Conferenza Stato Regioni attirando le varie critiche delle associazioni interessate, e il silenzio totale dei nostri politici interessati a tutt’altro, di una proposta avanzata dal governo Gentiloni, che avrebbe proposto la riduzione di apparecchi installati nel nostro Paese, e l’introduzione di nuove tecnologie applicate al gioco, dove chi si adeguerà alle nuove misure, potrà essere esentato da tutte le norme che gli enti locali hanno creato per arginare un triste fenomeno, il gioco d’azzardo, che continua a rovinare le tante famiglie italiane, una grande piaga sociale di questi tempi moderni.
Intanto, in Lombardia, un nuovo bando anti-ludopadia è al via per sostenere i Comuni e dove con la prima edizione, nella sola provincia di Brescia, è stata finanziata la somma di 350mila euro per 9 progetti a cui hanno partecipato 164 partner, tra questi 64 amministrazioni comunali, l’Ats, 36 associazioni del terzo settore, 44 parrocchie, centri sociali e varie associazioni per presentare progetti qualificati per promuovere la conoscenza del fenomeno, aumentando così la percezione del rischio per i tanti giocatori della regione.
Rocco Becce robexdj@gmail.com