Da giorni, ormai, in molti paesi della Basilicata è interrotta la fornitura di acqua potabile e ad uso umano.
Le cause sono imputate soprattutto al forte gelo di questi giorni che ha interessato gran parte dell’Italia del Sud. I disagi di tale malfunzionamento colpiscono soprattutto anziani e bambini residenti nelle suddette aree.
Dalle denunce ricevute, pare che, oltre al gelo, tale situazione sia dovuta anche ad alcune riparazioni e messe in opera effettuate non a regola d’arte e con prodotti di qualità scadente e comunque al di sotto delle prescizioni dettate dalla Comunità Europea, quindi, insufficienti a resistere alle basse temperature di questi giorni, avendo un basso livello di isolamento termico.
La gestione pubblica del servizio idrico ha spesso incontrato difficoltà pratiche per una cronica tendenza a non fare necessari investimenti e a non eseguire le necessarie manutenzioni da parte dell’Acquedotto Lucano, quindi della regione Basilicata.
Il finanziamento degli investimenti decisi contrattualmente fra Governo regionale e gestore è ottenuto in genere tramite considerevoli aumenti delle tariffe di vendita dell’acqua, che gli utenti hanno ritenuto sproporzionati e insostenibili e con risultati di qualità del servizio non certo sufficienti. Purtroppo non si tratta più di una emergenza perché ormai queata situazione si ripete annualmente.
Per queste motivazioni ho presentato un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella per conoscere quali sono le azioni messe in campo per porre definitivo rimedio a questa insostenibile situazione denunciata dai tanti cittadini lucani residenti nelle aree, in cui si stanno verificando i disservizi e le sospensioni idriche.
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata