Dall’economia alla politica, passando per il terrorismo, ecco alcuni dati per provare a capire che anno sarà il 2017.
Cosa aspettarsi dal 2017? Wired ha messo insieme un po’ di numeri per provare a capire come sarà l’anno che sta per aprirsi. Dalle questioni economiche a quelle demografiche, dal terrorismo alla politica, qualche dato per orientarsi verso i prossimi 12 mesi.
Economia
Partiamo con la questione economica. Qui le previsioni arrivano dal Fondo monetario internazionale e riguardano due elementi. Ovvero il prodotto interno lordo ed il tasso di disoccupazione. Per quanto riguarda il primo, l’indicatore è normalizzato rispetto all’inflazione. In questo modo il raffronto tra i diversi Paesi è più aderente alle realtà. Il risultato è questo:
Pechino andrà tre volte più forte di Washington e quattro più di Berlino. E Roma? La previsione è di una crescita inferiore al punto di Pil, comunque superiore rispetto al 2016. Spostando l’attenzione sulla disoccupazione, sempre secondo le stime dell’Fmi, la situazione sarà questa:
I casi più gravi sono quelli del Sudafrica e della Bosnia-Herzegovina, dove più di una persona su quattro sarà senza lavoro. Molto male anche il Venezuela, dove la proporzione sarà di uno su cinque.
L’Italia dovrebbe attestarsi poco sopra l’11%, con un calo di tre decimali rispetto al 2016. L’aspetto positivo, visualizzato nella parte bassa dell’infografica, è che il trend per i prossimi anni è quello di un’ulteriore riduzione della disoccupazione.
Demografia
Un altro elemento per provare a capire che 2017 sarà è legato alla popolazione. In questo caso la fonte è Istat, che ha elaborato le proprie previsioni a partire dai dati del censimento del 2011. La notizia, visualizzata nell’infografica, è che i neonati figli di cittadini stranieri supereranno per la prima volta quota 100mila:
Ormai un bimbo su cinque nasce da genitori immigrati. Utilizzando i filtri nella parte bassa dell’infografica è possibile concentrarsi su altre fasce d’età per scoprire l’andamento della popolazione in generale. E l’incidenza della componente di origine straniera.
Terrorismo
Da Bruxelles a Berlino, il 2016 ha visto il terrorismo insanguinare l’Europa. La mano del terrore ha colpito anche in Turchia, Afghanistan ed Iraq. E non ha risparmiato gli Stati Uniti. Per capire come andranno le cose nel 2017, Wired si è affidato a TradingEconomics. Un portale che, sulla base dei dati dell’Institute for Economics and Peace, ha provato ad elaborare un indice delle possibilità di attacchi terroristici. Il risultato si trova in questa mappa:
Siria, Afghanistan e Nigeria, Paesi in cui operano Isis, talebani e Boko Haram, sono le realtà più a rischio. In Europa lo Stato più esposto è l’Ucraina, seguita dalla Russia e dal Regno Unito. L’Italia ha un rischio medio basso. Ma il fatto che Anis Amri, presunto autore della strage di Berlino, sia stato intercettato ed ucciso a Sesto San Giovanni certamente non lascia tranquilli.
Politica
Protagonista del 2017 sarà ovviamente anche la politica. In particolare, sono quattro le elezioni in programma in Europa che potranno riscrivere gli equilibri. Con la concreta possibilità di un successo delle forze euroscettiche. E l’incognita del voto in Italia: si andrà alle elezioni o il governo terminerà la legislatura?
In questo caso nessuna previsione. Tanto più che la vittoria di Donald Trump ha ridotto la fiducia nei sondaggi, specie se condotti con tutto questo anticipo. Ma solo un elenco delle elezioni in programma nel 2017. Che, tra crisi economica e rischio terrorismo, di sicuro sarà un altro anno complesso.
FONTE WIRED.IT CON TUTTI I GRAFICI DA CONSULTARE