Maratea è divisa in due. Da giovedì la ss 18 è chiusa al transito in agro di Acquafredda, all’altezza del km 222, 300. Un provvedimento che si è reso necessario in seguito ad uno smottamento, che a sua volta è stato provocato da un incendio sul costone che fiancheggia la strada. Troppo pericoloso consentire il passaggio delle auto e degli autobus turistici e di linea, per via dell’instabilità della parete in roccia che s’affaccia sulla carreggiata. E, perciò, si è deciso di adottare il drastico provvedimento della chiusura della strada. Giovedì pomeriggio gli addetti dell’Anas hanno posizionato le barriere new jersey che, di fatto, impediscono il transito. Non si sa ancora fino a quando la 18 resterà off limits. Per di più, le fiamme che sembravano domate hanno riacquistato vigore, forse a causa del vento forte: alcuni focali spenti, intorno alle 14 di ieri pomeriggio, hanno ripreso a bruciare e a tarda sera non erano stati ancora domati. La situazione sarà più chiara dopo l’ispezione di oggi del costone roccioso. Ispezione che sarà fatta con un drone perché le fiamme sono arrivate fino in cima alla parete roccioso (600 – 700 metri). «La situazione è grave – ammette il vice sindaco di Maratea Cesare Albanese – il fronte è ampio, più di un km sulla strada e sopra il costone ancora di più». Un drone oggi dovrebbe volare sul versante montuoso riprendendolo con apparecchiature molto sofisticate che permetteranno di avere un quadro molto chiaro della situazione complessiva. Più di un chilometro da monitorare dall’alto per un esame di tutti gli interventi che potranno essere attuati. Inoltre, le fotografie permetteranno di fare un vero e proprio check – up sullo stato del costone. Molto probabilmente sarà necessario eseguire il disgaggio di massi pericolanti per mettere in sicurezza tutta l’area.
Nel frattempo, proprio in uno dei periodi di maggiore affluenza di vacanzieri, rischia di subire un duro colpo l’industria turistica locale. Perché raggiungere Acquafredda è quasi un’impresa. Intanto, ieri è stata un’altra giornata di fuoco in Basilicata. Vasti incendi hanno interessato diverse zone del potentino, facilitati dalle alte temperature e dal vento. In particolare, fiamme a Melfi , Avigliano, Ripacandida (dove hanno lavorato quattro squadre di pompieri e la protezione civile), e a Lagonegro dove hanno operato due squadre di volontari. Ricognizione con l’elicottero tra Potenza e Pignola per spegnere gli ultimi focolai dopo i violenti roghi dei giorni scorsi. Intanto ieri in Prefettura, presieduto dal Viceprefetto Vicario, si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi per un esame della situazione del territorio provinciale interessato da numerosi incendi.
FONTE: Pino Perciante – La Gazzetta del Mezzogiorno