La comunità di Marsico Nuovo ha partecipato con grande entusiasmo ed emozione al solenne inizio della Liturgia di Dedicazione all’Altare presieduta da Mons. Salvatore Ligorio, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo nella Concattedrale San Giorgio Martire riaperta al culto dopo quasi 37 anni. Presente alla cerimonia il Sindaco Domenico Vita che descrive la Cattedrale come il cuore pulsante della comunità religiosa, un edificio che ritorna a risplendere e a vivere, ma soprattutto torna a essere il punto di riferimento essenziale per i cittadini del paese, la sua ricostruzione è un segno tangibile di rinascita e pace, simbolo di un modo di essere Stato e di essere Chiesa, ruoli maturati nella storia come una grande opportunità di crescita. Durante il suo discorso il Sindaco ha citato Don Gerardo parroco della Cattedrale all’epoca del suo crollo e il suo desiderio di riapertura di questo posto di culto molto importante. La storia di questa Chiesa è la storia del paese e dei suoi cittadini nonché il cuore del territorio.
La sua riapertura rappresenta un messaggio di speranza e di positiva rinascita, facendo tesoro del patrimonio che è stato trasmesso. Il parroco don Michele Palumbo ripercorre la storia della diocesi come un album di ricordi al cui interno si ritrova un’intera comunità, una chiesa che ha subito ben quattro terremoti: il primo nel 1673 quando Marsico mostrava le gravi ferite causate da un terremoto e dalla carestia, in seguito fu distrutta nel 1809 da un incendio nel quale andarono perse molte opere, poi nel 1857 la Cattedrale mostrava gli effetti del terribile terremoto con epicentro nella vicina Montemurro, infine danneggiata dall’ultimo terremoto del 1980 e ogni volta è stata ricostruita e portata al suo splendore. Don Michele Palumbo conclude il suo discorso rivolgendosi all’intera collettività: “Continuiamo a camminare insieme, facciamo di questa Chiesa il nostro punto di riferimento”.
Elisa Casaletto
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