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Italia Viva incontra i territori alla luce del fabbisogno energetico e del ruolo della Basilicata


Va anche bene pensare che qualcuno tiri fuori la sciolina per prepararsi alle competizioni in scadenza, ma non importa; ciò che conta è che, piaccia o no, in tempi non sospetti c’è chi si occupa di girare il territorio e portare i rappresentanti del Parlamento a verificare de visu cosa accade in Basilicata. In questo delicato momento per l’Italia ed il mondo, è bene incominciare a rimboccarsi le maniche e capire che bisogna valorizzare tutte le risorse di questa regione che ospita buona parte della produzione industriale Italiana. Italia Viva invita gli imprenditori Lucani per analizzare il contesto e, alla luce dei grandi cambiamenti che lo scenario mondiale post pandemia e conseguente alle vicende della situazione Russo-Ucraina, vedere come affrontare questo momento in cui sembra che la Basilicata abbia il ruolo di protagonista. Ilenia Magaldi, ingegnere, segretaria regionale dei giovani di IV, con Sara Moretto, capogruppo in commissione parlamentare per le attività produttive, Mario Polese e Luca Braia, consiglieri regionali, Filippo Sinisgalli consigliere provinciale, Lino De Luise Sindaco di Spinoso, Alessia Calabrese e Nicola Scocuzza, coordinatrice e Segretario regionale di IV, venerdì scorso, girano la Basilicata incontrando Imprese, cittadini, intellettuali e sindaci per fare il punto sulla situazione. Da Melfi, sede di Stellantis, a Policoro e Ferrandina, siti di importanza strategica per la produzione agricola e industriale, fino a Viggiano, presso la sede di  Assoil School, in prossimità del  centro olii Eni di Viggiano, valle che nel bacino ingloba Tempa Rossa, su Corleto Perticara, in concessione a Total Shell e Mitsui.

L’Onorevole Sara Moretto, con piacere, scopre che la Basilicata ha un Istituto Tecnico Superiore per la formazione di personale utile alle industrie che operano nella Regione dove c’è l’industria automobilistica più importante d’Italia e d’Europa, c’è l’area delle produzioni agricole d’eccellenza nella fascia Jonica, le industrie della Valbasento e la produzione di fonti energetiche più rilevante per l’Italia, il tutto dentro una cornice di paesaggi ed evidenze storiche archeologiche mozzafiato. La Basilicata ha tutto, e necessita di una classe dirigente capace di saper sintetizzare tutte queste risorse.

Bisogna dare atto, dunque, che Italia Viva vuole affrontare tutti questi temi con le competenze che ha e non è un caso che è venuta la Moretti come membro della commissione Parlamentare alle attività produttive, né che Ilenia è una giovanissima Ingegnere che avverte tutto il peso strategico ed al contempo impattante di Corleto Perticara, nei confronti dei cittadini che hanno diritto di vivere in un ambiente sano.

A Viggiano, Sindaci e Imprenditori hanno apprezzato molto perché, nel momento in cui si parla di transizione ed al contempo di risorse energetiche, ciò che serve, in questa particolare fase storica, è il coraggio delle idee e la capacità di assumere la responsabilità del ruolo che la storia ha consegnato alla Basilicata. Perché bisogna governare il processo della transizione ecologica con la consapevolezza che non lo si fa girando la manopola di una consolle ma che c’è necessariamente un sostrato che va appunto governato con serietà, capacità e competenza.

Italia Viva, ci ricorda Antonio Rubino, Sindaco di Moliterno, ha avuto il coraggio di riconfermare ciò che i suoi rappresentanti, un dì in compagini di partito diverse, dicevano riguardo al tema dell’energia. I Consiglieri Polese e Braia ribadiscono e chiedono con forza che la Regione affronti queste tematiche sia per alleggerire il peso della bolletta energetica, che la congiuntura rende sempre più pesante, sia per capire dove questo territorio si sta incamminando per assumere quel ruolo di Regione importante per le strategie energetiche dell’intero Paese. Perché solo affrontando questi temi con chiarezza, con anticipo e con larghe intese si potrà ottenere quella sintesi che vede lo sfruttamento delle risorse minerarie non più come una tragedia ecologica ma come sostegno all’agricoltura, al turismo.

Ma solo se sappiamo investire in formazione avremo una classe intellettuale capace di saper svolgere il proprio ruolo quando saremo chiamati definitivamente a prendere atto che il mondo è cambiato: quel giorno in cui faremo un esame cardiologico dentro una cabina situata all’interno dell’ambulatorio cittadino o porteremo la nostra auto non più dal meccanico ma da colui che una volta chiamavamo elettricista o quando faremo manutenzione al tetto della nostra casa non più rivoltando le tegole ma lucidando i pannelli luccicanti. Se sappiamo ed abbiamo il coraggio di affidarci ai giovani con le loro competenze – ed Ilenia Magaldi è l’esempio vivente – avremo un futuro in linea con il futuro del mondo altrimenti ancora una volta osserveremo le spalle della nostra ennesima occasione.

Credo che la bellezza di questo Tour per i territori Lucani sia stata anche quella di parlare di sviluppo non solo pensando a fagocitare le Royalties petrolifere né tantomeno quelle del PNRR, ma nel voler insistentemente valorizzare le risorse ordinarie, che, se ci riflettiamo serenamente, non è cosa da poco, per una terra che ha diritto ad ottenere ciò che gli spetta dal governo centrale al netto di quello che rappresentano le risorse straordinarie.

Gianfranco Massaro – Agos

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