Lavoro

Interessanti punti di dibattito al convegno su “La Transizione energetica: alla ricerca di un modello di consumo sostenibile”


Le associazioni MEDinLUCANIA e BENE COMUNE hanno promosso un interessante convegno/dibattito a Viggiano su “La Transìzione energetica: alla ricerca di un modello di consumo sostenibile”.

Nel cuore del distretto energetico del Mezzogiorno tanti erano gli interrogativi sul tavolo. Come immaginare il futuro energetico senza l’energia fossile? Come promuovere la transizione energetica e un modello di consumo sostenibile? Come interagire tra i diversi stakeholders per raggiungere obiettivi più performanti? Il dibattito è stato serrato e il confronto ha visto due volete di riferimento: uno tecnico e uno politico. Sono emerse diverse tematiche, dalla questione ambientale a quella sanitaria, dalla opportunità sociali ai rischi.

Il Presidente di Bene Comune, Vittorio Prinzi, ha fatto riferimento al territorio e alle novità che la transizione potrebbe comportare in termini di possibilità occupazionali. Non sono mancati i riferimenti alle occasioni perse. Inevitabilmente, quando si parla di energia il pensiero corre all’ingente ammontare di risorse che non sono state spese o che sono state spese male. Il presidente di MedinLucania e funzionario della Commissione europea, Dino Nicolia, ha esplicitamente fatto riferimento alla necessità di migliorare sia la quantità che la qualità della spesa. L’ingegnere Claudio Ferrari ha, invece, invocato la necessità di formare una classe di esperti in efficiantamento energetico. La prima forma di innovazione è la capacità di risparmiare energia e le vicende politiche di questi ultimi mesi lo dimostrano. L’esperto della Commissione europea, Sandro Maccaglia, ha illustrato il programma di ricerca Horizon evidenziando le opportunità offerte dai progetti basati sulla transizione energetica. Nello stesso tempo ha evidenziato la scarsa propensione alla ricerca della regione Basilicata. Tanti i temi emersi, le proposte e le soluzioni suggerite. Occorrerà ritrovarsi di nuovo, sedersi al tavolo per trovare soluzioni operative. La società civile lucana ha bisogno di questi momenti di confronto. Per troppo tempo è rimasta dietro le quinte. È giunto, invece, il momento di proporsi in un ruolo attivo di forte protagonismo.

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