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Indotto Eni, fumata bianca gli addetti ottengono l’aumento


Ieri presso Confindustria Basilicata si è tenuto un incontro sindacale per discutere della vertenza dei lavoratori RTI Polidisciplinare-Indotto Enim il cui mancato rinnovo del contratto aziendale aveva determinato lo stato di agitazione con il conseguente sciopero di tutti i lavoratori.
A seguito di ciò, e a seguito della convocazione di Confindustria Basilicata, dopo un lungo confronto sindacale di circa 7 ore si è raggiunto un ipotesi di accordo che verrà sottoscritta definitivamente nella giornata del 3 ottobre – ore 09:30 Confindustria Basilicata attraverso la sigla del testo definitivo, che verrà sottoposto all’approvazione dei lavoratori.
Questa ipotesi di accordo consente di accrescere i diritti di tutti i lavoratori, a partire da un incremento salariale annuo di circa 900 euro variabile a cui vanno aggiunti incrementi salariali su altri istituti contrattuali a partire dalla reperibilità e dal rimborso forfettario.

Nel nuovo contratto viene superato anche lo sbarramento annuale per l’accesso al premio in quanto la erogazione sarà su base mensile e il valore sarà di euro 0,85 ad ora lorde detassate; il buono pasto è stato incrementato attraverso una nuova definizione, ovvero riconoscimento di un buono pasto elettronico del valore nominale di euro 7 nette e di un incentivo alla presenza di euro 3,71 al giorno . L’accordo decorrerà dal 1 Agosto 2019.
Tutto ciò considerato, Fim, Fiom e Uil sospendono le azioni sindacali in essere in attesa della sigla definitiva della suddetta ipotesi di accordo.
Fim, Fiom e Uil unitamente alla RSU/ RSA considerano questa ipotesi di accordo un passo in avanti verso l’armonizzazione dei trattamenti salariali e normativi di tutti i lavoratori dell’indotto Eni che si dovrà consolidare nella contrattazione unica ancora in discussione tra le parti; in tal senso auspicano che la Regione Basilicata di sollecito riscontro alla richiesta di incontro formulata da Cgil, Cisl e Uil al fine di rendere esigibile i punti già definiti a partire dalla sorveglianza sanitaria e il rispetto dei perimetri contrattuali per evitare il dumping e il conseguente impoverimento dei lavoratori.
E’ opportuno che si giunga al più presto alla definizione degli aspetti salariali contenuti nella piattaforma rivendicativa di Cgil, Cisl e Uil affinché si possa garantire una vera ridistribuzione verso tutti i lavoratori dell’Indotto Eni di Viggiano.

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