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Indotto Eni di Viggiano: si va verso il tavolo della trasparenza


In data odierna si è tenuta la call conference tra la Regione Basilicata, rappresentata dall’Assessore Cupparo, le OO.SS. di FIM FIOM e UILM, le parti datoriali a partire da Confindustria, Confapi e Api; si registra l’assenza al tavolo di Eni, rappresentata dalla stessa Confindustria Basilicata.

Tavolo convocato a seguito delle proteste, degli scioperi dei lavoratori dell’Indotto Eni a causa della poca trasparenza relativamente al Patto di Sito e dunque nei cambi di appalto e della riduzione delle attività con il conseguente allarme circa la tenuta dei livelli occupazionali.

Un confronto a 360° tra tutte le parti, in cui le OO.SS. hanno evidenziato in tutte le sue sfaccettature la grave tensione sociale che si vive all’interno del Centro Oli di Viggiano, le preoccupazioni legate al presente ma anche e soprattutto al futuro e su questo la Regione Basilicata ed Eni devono necessariamente dare una risposta.

Abbiamo tutti il dovere di salvaguardare l’occupazione, lo sviluppo del nostro territorio e lo si deve fare nella massima trasparenza, nel rispetto delle regole e in una visione di prospettiva.

Si è entrati nel merito di tutte le vertenze aperte all’interno del Centro Oli di Viggiano, a partire da quella che attanaglia i lavoratori di Officine Dandrea – coinvolti in un dubbioso cambio di appalto tra la Ram e la TermoMeccanica – che da mesi vivono nella assoluta precarietà dovuta agli ammortizzatori sociali e alla dequalificazione professionale conseguente alla migrazione delle loro attività.

Tante sono le vertenze aperte e i lavoratori che attendono risposte, per questo l’Assessore Cupparo, a seguito del confronto di oggi, convocherà entro i prossimi giorni il Tavolo della Trasparenza, che dovrà non solo vedere il coinvolgimento di tutte le parti compresa Eni, ma sarà il momento in cui addivenire al cosiddetto punto Zero auspicato anche dalla stessa Eni.

Non vogliamo come FIM FIOM e UILM creare tensione, non ce n’è bisogno in questo momento drammatico per tutti, ma pretendiamo risposte certe che salvaguardino un bene assoluto, il lavoro e, siamo certi, che il tavolo del 3 novembre, data di incontro tra Confindustria Basilicata, Eni e CGIL CISL e UIL, sarà importante, come elemento propedeutico, al confronto nel Tavolo della Trasparenza.

FIM FIOM UILM

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