Primo PianoPetrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Incontro “Petrolio e Ambiente binomio possibile”, il Sottosegretario conferma il tavolo nazionale sul Cova


“Lo Stato deve essere riconoscente alla Basilicata per lo sforzo che sta facendo, uno sforzo che permette all’Italia di ricevere risorse energetiche importanti”, il Sottosegretario al Mise Antonio Gentile, intervenuto all’incontro organizzato da Alternativa Popolare a Viggiano in un centro sociale gremito, ha espresso tutto il suo impegno a ideare e portare avanti con il Ministero un tavolo di concertazione tecnica in cui tutti gli enti coinvolti: Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Basilicata, sindaci locali e la società Eni possano sedersi e portare avanti un discorso serio di messa in sicurezza del Cova Val d’Agri e che porti allo sviluppo tanto desiderato e invocato dalla popolazione; quei cittadini che sono stanchi di 20 anni di chiacchiere in cui alle parole non sono mai seguiti i fatti.

Il Sottosegretario ha letto il documento uscito fuori dall’incontro tra il Ministro dell’ambiente Galletti e l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi della settimana scorsa, un documento che ha due punti fondamentali a cui con forza bisogna battere i pugni su quel tavolo tecnico che si avvierà nelle prossime settimane: doppio fondo dei serbatoi del centro oli e l’entità dello sversamento con l’origine dello stesso. Qualcuno ha anche malignamente ipotizzato che lo sversamento non sia solo dai serbatoi, lo sapremo solo dopo i dovuti e non di parte controlli che verranno fatti al Cova. Il Sottosegretario ha anche ammesso che i tecnici del Mise hanno accertato che la struttura Eni è, serbatoi a parte, in regola ma – affermando che è stato giusto chiudere il Cova per le verifiche necessarie.

A prendere per primo la parola per i consueti saluti il primo cittadino di Viggiano Amedeo Cicala. Il sindaco ha fatto un esempio calzante sulla situazione del centro oli: “la struttura Eni è una macchina Fiat Punto del ’98, deve diventare una macchina moderna”; per farlo ha bisogno di una messa in sicurezza completa in cui, e lo ha ripetuto più volte, ci sia la salvaguardia per l’ambiente. “L’ambiente” è stato uno dei tre punti in cui il sindaco ha voluto focalizzare tutti il suo intervento, gli altri due sono stati “salute” e “occupazione“. Ha concluso complimentandosi con la sua comunità che pacificamente sta subendo questa situazione e solo stando uniti si potrà ripartire insieme per la migliore soluzione possibile.

Hanno preso poi la parola vari esponenti lucani di Alternativa Popolare: il Coordinatore regionale Vincenzo Taddei, il Capogruppo regionale Aurelio Pace e il Senatore Guido Viceconte. Il loro intervento ha voluto sottolineare come grazie al loro impegno le royalties sono salite dal 7% al 10% e di come la tassazione dovrebbe imporre che sia il 20 % a restare in Val d’Agri; la Basilicata contribuisce all’economia energetica italiana in maniera decisiva ma in cambio riceve ancora troppo poco. Il consigliere regionale Pace ha voluto ricordare di come ci siano già un memorandum redatto nel 2011 e di cui il Senatore Viceconte è un firmatario, e ad esso è stato aggiunto nel decreto liberalizzazioni del 2012 un articolo, il 16, che cita  “i principi di precauzione, di sicurezza per la salute dei cittadini e di tutela della qualita’ ambientale e paesistica, di rispetto degli equilibri naturali terrestri e acquatici, secondo i migliori e piu’ avanzati standard internazionali di qualita’ e sicurezza”. Tutto ciò in un contesto in cui le royalties contribuiscono notevolmente al bilancio regionale con ad esempio: i 12 milioni annui destinati all’Università di Basilicata o la card carburanti diventata ora Social Card. Conclude il Consigliere, mostrando un documento al Sindaco Cicala, “finalmente proprio oggi in Regione sono stati deliberati 30 milioni del P.O. Val d’Agri, soldi che i comuni aspettavo da tempo” e lancia un monito ai giornalisti: “dare una corretta informazione all’esterno, non dobbiamo danneggiare l’immagine della nostra terra”.

Hanno preso la parola anche vari sindaci, il sindaco di Francavilla: “fare in modo di non essere ricattabili”; il sindaco di Calvello: “solo in Basilicata i problemi non diventano mai opportunità” e il sindaco di Tursi che ha riportato le parole di una dipendente Arpab: “giusta la chiusura del cova per metterlo in sicurezza”.

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