Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Incontro in Regione per fare il punto sulla situazione nelle aree interessate dal Progetto Tempa Rossa


“E’ stato un incontro molto lungo, che ha consentito un confronto costruttivo e che è stato utile a porre le basi per una corretta informazione da mettere in campo nei confronti della comunità relativamente a tematiche sensibili ed importanti come il monitoraggio ambientale o le contromisure da adottare di fronte agli eventuali superamenti delle soglie di contaminazione”.

Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, a margine dell’incontro con i vertici della compagnia petrolifera Total, che si è tenuto oggi a Potenza – nella sala Bramea del Dipartimento regionale – per discutere del “Progetto Interregionale Tempa Rossa”, relativo al giacimento dell’alta valle del Sauro, nelle vicinanze dei comuni di Corleto Perticara, Guardia Perticara (Potenza) e Gorgoglione (Matera).

Presenti al tavolo, anche i sindaci dei centri dell’area, il consigliere regionale Vincenzo Robortella, la dirigente generale del Dipartimento regionale all’Ambiente, Carmen Santoro, tecnici e funzionari dell’Arpab, mentre i rappresentanti della Total hanno illustrato in dettaglio, attraverso la proiezione di slide, la situazione ambientale in seguito al monitoraggio condotto su indicazione della Regione Basilicata a partire dal 2014 per i 3 comuni ed esteso dal 2016 a tutti e 13 i centri dell’area. La discussione si è incentrata sui rilievi concernenti acque sotterranee, suolo, sottosuolo, qualità dell’aria, flora, fauna, specie ittiche, ecosistemi, stato e tipologie di coltura presenti nelle aree della concessione, parametri meteo ed acquisizioni acustiche in più periodi di riferimento, a partire dal 2014 ed in diversi punti di attenzione. Per quanto riguarda il controllo della sismicità la Total ha identificato 12 stazioni di monitoraggio – con distanza di 3-4 chilometri dai pozzi e 7-8 chilometri dai settori periferici – i cui dati rilevati sono stati messi in confronto con i parametri nazionali.

La Total ha spiegato di aver effettuato anche censimenti sugli habitat – che non hanno lasciato emergere criticità – ed un’indagine dell’incidenza sui livelli di mortalità stradale riguardanti specie selvatiche di animali presenti nelle vicinanze degli impianti. Nel corso dell’incontro ci si è soffermati pure sulle osservazioni mosse da parte di Arpab nei confronti della compagnia petrolifera, che a sua volta ha affermato di aver recepito le indicazioni in gran parte ed in maniera significativa. “L’intento dell’incontro di oggi – ha detto ancora l’assessore Pietrantuono – è quello di avere un quadro dettagliato della situazione, con un’attenta analisi che è partita dal cosiddetto punto zero: la situazione, cioè, esistente prima dell’avvio vero e proprio delle produzioni e delle attività estrattive. Abbiamo anche stimolato un dibattito sulla correlazione fra i modelli e le reti di monitoraggio. Tutto questo – ha sottolineato Pietrantuono – per capire quali sono le evoluzioni che ci sono state e le eventuali criticità emerse.

Ritengo comunque necessario definire un approfondimento condiviso, soprattutto sulle osservazioni mosse da Arpab ed Ispra per quanto riguarda le acque sotterranee”. L’assessore ha quindi esortato Arpab e Total “a realizzare, nei prossimi mesi i campionamenti che si rendano necessari, sulla base però di una metodologia condivisa e con l’attivazione di un tavolo operativo che prenda in considerazione tutti gli elementi in campo. Abbiamo inoltre proposto – ha proseguito il rappresentante dell’esecutivo lucano – l’ipotesi di una costruzione di reti di controllo delle matrici ambientali, per valutare la ricaduta delle emissioni ed il livello di esposizione al rischio dei residenti. Ci siamo quindi soffermati sulle azioni da intraprendere per intervenire sui siti dove si sono verificati, per vari motivi, sforamenti delle soglie di contaminazione nei pressi di pozzi”.

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