Un operaio schiacciato dai rulli del nastro trasportatore collegato all’altoforno. L’ennesima tragedia sul lavoro si è consumata questa mattina (giovedì 16 giugno) all’interno della centrale del Mercure che si trova al confine tra Basilicata e Calabria, nel comune di Laino Borgo. A quanto si apprende, il lavoratore, un 29enne originario del Burkina Faso , era dipendente di una ditta esterna impegnata nella manutenzione della centrale a biomasse. In questi giorni, infatti, l’impianto era fermo proprio per consentire la realizzazione dei lavori di manutenzione. Il compito del 29enne era quello controllare che il nastro che trasporta il cippato rimanesse allineato. Per questa ragione si trovava su un parapetto al terzo piano della centrale. Per cause ancora da chiarire è caduto e per lui non c’è stato nulla da fare. Inutile l’intervento dei soccorsi: quando sono arrivati il lavoratore era già morto. Sono in corso le indagini dei carabinieri, su mandato della Procura di Castrovillari, per ricostruire l’esatta dinamica di quanto è accaduto. Gli investigatori dovranno accertare o escludere eventuali responsabilità e violazioni delle norme per la sicurezza sul lavoro. “La società Mercure Srl e tutto il suo personale – si legge in una nota – sono profondamente colpiti ed esprimono il proprio dolore per l’accaduto”.