Non v’è da meravigliarsi se, per la vivacità della polemica politica e l’approssimarsi del confronto elettorale, vengano proposti bilanci sommari e controversi della legislatura regionale appena conclusasi. In ogni caso un punto fondamentale resta preponderante e indiscusso ed è l’assoluto protagonismo politico che in questi anni ha saputo esercitare il Presidente Marcello Pittella, in una stagione di gravi difficoltà delle classi dirigenti e di preoccupante diffusione dei personalismi e dei particolarismi.
Nata nel segno della rottura degli schemi tradizionali della politica regionale, la Presidenza di Marcello Pittella si è caratterizzata sin dall’inizio per un atteggiamento politico decisamente rivolto a privilegiare il rapporto diretto e l’ascolto del territorio rispetto alla consueta prevalenza delle logiche di Palazzo e de lle pressioni partitiche.
I cittadini e, in primo luogo, gli amministratori locali, hanno sempre trovato nel Presidente Pittella un interlocutore attento, disponibile, amichevole, refrattario ad ogni pregiudizio o settarismo, sempre impegnato allo spasimo alla ricerca delle soluzioni ai mille problemi quotidiani delle comunità locali.
Lo sanno bene i cittadini e gli amministratori della Val d’Agri, che sono i migliori testimoni del suo impegno instancabile in materia di estrazioni petrolifere, di tutela ambientale, di sviluppo delle attività produttive, di sviluppo rurale, di difesa del suolo, di salvaguardia dei presidi sanitari territoriali, di interventi sulle infrastrutture e sui servizi, di sostegno ai bisogni e di vicinanza agli ultimi: atti e fatti che parlano da soli e che nessuna polemica partigiana potrà mai onestamente mettere in discussione. Come non potrà mai essere denegata la grande esaltazione dell’immagine della Regione sullo scenario nazionale e internazionale, culminata in Matera 2019.
Ma per me, che agli impegni e agli oneri della vita pubblica mi sono avvicinato da non molto, la figura del Presidente Pittella -che tutti chiamiamo semplicemente Marcello- ha rappresentato soprattutto la testimonianza vivente della politica vissuta con passione, dedizione e generosità, oltre che con gusto per l’innovazione. Una lezione di vita che mi era familiare, ma che grazie a Marcello, si è ravvivata ed esaltata, rafforzando nella mia coscienza e in quella di tanti giovani la fiducia nell’avvenire e la determinazione a resistere alla disaffezione qualunquistica ed alla deriva demagogica nella vita democratica regionale e locale.
Una scommessa sul futuro che merita, Marcello, di essere portata avanti.
Michele Di Mauro – (Assemblea regionale Pd e vicesindaco di Tramutola)