Nei giorni scorsi, Aboubakar Soumahoro ha presentato una nuova interrogazione parlamentare, la terza sul tema, per sollecitare la stabilizzazione, migliori condizioni lavorative e salari dignitosi per i dipendenti di Poste Italiane. L’interrogazione è stata indirizzata ai Ministeri dell’Economia e delle Finanze, delle Imprese e del Made in Italy, e del Lavoro e delle Politiche Sociali. Sebbene l’annuncio abbia generato alcune critiche sui social, il movimento “Lottiamo Insieme” intende fare chiarezza.
“Da ex precari di Poste Italiane”, dichiara il movimento, “possiamo confermare senza esitazioni: Aboubakar Soumahoro ha dimostrato un impegno concreto e immediato nel supportare i lavoratori precari di Poste Italiane. Questo non è un sentito dire, ma un’esperienza diretta. Tre anni fa, durante un presidio di protesta a Roma, ci siamo incontrati per puro caso e Soumahoro ha subito colto le nostre istanze offrendoci il suo appoggio”.
Il movimento sottolinea come questo gesto sia rimasto quasi isolato: “Di fronte a una palese ingiustizia come quella che stavamo vivendo, la maggior parte dei circa 600 parlamentari italiani è rimasta indifferente”. Viene inoltre evidenziato come le vicende giudiziarie che hanno coinvolto i suoi familiari, sebbene delicate, siano state “spesso utilizzate come pretesto per oscurare il suo impegno autentico e le sue battaglie a favore degli ultimi. Ci teniamo a ricordare che lui è totalmente estraneo ai fatti contestati”.
“Se la politica ha lo scopo di risolvere i problemi delle persone”, conclude “Lottiamo Insieme”, “allora, per quanto visto in prima persona, possiamo affermare che Soumahoro incarna quel tipo di politico che si sporca le mani e si schiera al fianco dei cittadini in difficoltà”.