Società e Cultura

“Il mercante di Emozioni”, il nuovo libro di Francesco Serio


Il nuovo libro di Francesco Serio “Il mercante di Emozioni” edito dalla Barkov Edizioni – Roma. Un romanzo, che accompagnerà il lettore passo dopo passo a scoprire tanti retroscena di un lavoro non sempre conosciuto. Narra la storia di “Mimmo Esposito” un audace impresario teatrale in uno spaccato d’Italia che quasi nessuno conosce ed è un mondo vero, parallelo, che esiste ed ha un cuore che batte fortissimo.

Un racconto di vita quotidiana che spesso rimanda ad altro tra le ombre delle storie raccontate, che la vita nella sua totalità è fatta di piccoli particolari che pur sembrando insignificanti rappresentano la linfa che ci permette di respirare. Persone che dedicano il proprio tempo al cosiddetto effimero convinti di fare qualcosa di importante. Persone che a costo di ben figurare investono del proprio per la buona riuscita di un evento. Così persone che cercano, al contrario, di sfruttare la situazione e magari guadagnarci qualcosa.  Un romanzo che certamente delizierà il lettore ma che rappresenta piccolissime lezioni che la vita quasi sempre ci trasmette di nascosto.

 Sinossi:

Quando si racconta una vita, giova a poco, se non addirittura a nulla, andare a cercare i grandi successi e le più imprevedibili sconfitte.

Quelli sono semplicemente eventi del tutto eccezionali che nulla hanno a che vedere con l’incedere dei giorni, con la crescita, con la personalità, con ciò che si persegue.

Ecco perciò che si raccontano tante cose che, nella loro impercettibilità hanno caratterizzato un’esistenza o una parte di essa e che hanno costituito l’humus in cui un uomo ha percorso i propri giorni.

Storie di artisti, piazze, teatri, palchi, luci, successi e delusioni. Un’avvincente storia che accende i riflettori su uno spaccato dell’Italia dell’ultimo decennio nel mondo dello spettacolo mettendo in luce il dietro le quinte di un lavoro non sempre conosciuto.

Un romanzo che certamente delizierà il lettore ma che rappresenta piccolissime lezioni che la vita quasi sempre ci trasmette di nascosto.

L’Autore:

Francesco Serio giornalista, autore, produttore teatrale indipendente nel settore dello spettacolo dopo tanti anni di consolidata attività e tante collaborazioni artistiche tra le più importanti Michele Placido – Giancarlo Giannini – Flavio Bucci – Katia Ricciarelli – Mariella Nava – Francesco Baccini – Josie Taylor – Emma O’Connor.

Il libro è disponibile per la vendita in tutte le librerie italiane in particolare nei maggiori store come www.lafeltrinelli.it –  www.ibs.itwww.libreriauniversitaria.itwww.amazon.it  e tanti altri.

 

Note dell’autore:

Per fare questo lavoro si deve amare molto l’arte in tutte le sue sfaccettature. Si gira il mondo e si conoscono persone interessanti, bisogna essere pronti a viaggiare quasi sempre, percorrere almeno centomila chilometri all’anno, avere tanta pazienza ed essere grandiosamente multitasking, conoscere programmi musicali e di contabilità, redigere contratti, programmare trasferte, quasi sempre così complicate da mettere in difficoltà anche le più grandi agenzie viaggi, e anche occuparsi di public relations, uffici stampa, e di tutta la grande burocrazia italiana tra tasse, affidamenti e convenzioni. Si incontrano politici e funzionari, consulenti e direttori artistici, registi e produttori sempre con personalità e gusti differenti. È vitale capire di volta in volta come agire e comportarsi. Fondamentale è sostenere gli artisti, essere parte delle loro vite, essere i loro consiglieri e confidenti riservati, soprattutto per la sfera privata. Solo dopo qualche anno di questo lavoro inizieranno le sofferenze: dal mal di schiena, ai disturbi gastrici, fino allo stress in ogni sua forma. Tutte queste cose non le insegna nessuno e non si trattano in nessuna università. Si possono imparare facendo questo lavoro ventiquattro ore al giorno, e, alla fine, si può essere certi solamente di una cosa. Se qualcosa andasse male la colpa sarebbe sempre e solo del manager. Se, al contrario, tutto andasse per il giusto verso forse, e dico forse, qualcuno potrebbe limitarsi a ringraziare, senza però realizzare grazie a chi migliaia di persone abbiano vissuto due ore di relax e visto realizzarsi un sogno.

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