Società e Cultura

Il diavolo nella Val d’Agri: “Il mistero della reliquia dimenticata” di Stefano Santarsiere

Torna alla ribalta il nuovo talento del thriller d’avventura italiano. Stiamo parlando di Stefano Santarsiere che, dopo gli adrenalinici La mappa della città mortaIl regalo perfetto: mistero, Il settimo manoscritto e I guardiani dell’isola perduta, ci trascina in un nuovo, avventuroso viaggio in Il mistero della reliquia dimenticata.

Il mistero della reliquia dimenticata

La trama ci conduce nella Val d’Agri, in Basilicata. Durante un’epidemia di antrace che sta facendo strage negli allevamenti locali, nelle campagne compaiono strani altari. La polizia pensa che sia colpa della stessa mano che ha cercato di rubare una preziosa reliquia una chiesa locale. Tuttavia la situazione precipita quando, su uno di questi altari, fra croci e candele viene ritrovato il cadavere di un’anziana donna.

Le accuse cadono subito su Lucio Lobello, trentenne ludopatico e tossicodipendente che, però, nasconde un terribile segreto: è il Diavolo in persona, il principe delle tenebre che da millenni fugge sulla Terra, nascondendosi e celandosi alla vista di un gruppo di arcangeli che lo stanno cercando per rinchiuderlo nuovamente nell’Inferno. Questo, almeno è quello che crede lui. Tuttavia per sfuggire a questa accusa di omicidio, Lobello dovrà per forza allearsi con uno dei suoi storici avversari: un prete.

Un romanzo accattivante

Un thriller dai tratti esoterici interessante. Il mistero della reliquia dimenticata di Stefano Santarsiere è un libro da leggere tutto d’un fiato. Una trama con colpi di scena che ribaltano le deduzioni fatte fino a quel momento dal lettore, narrata in prima persona dal protagonista.

Interessante la scelta di iniziare il romanzo a metà della vicenda, salvo poi tornare indietro nel tempo per spiegare l’antefatto e poi tornare al presente per svelare l’arcano: in questo modo il lettore viene incuriosito a proseguire nella lettura. Molto azzeccata anche la scelta di far iniziare ogni capitolo con un versetto della Bibbia.

Lucio Lobello è veramente il Diavolo?

Ma è il protagonista la vera forza del racconto. Lucio Lobello è veramente il Diavolo che vaga sulla Terra da millenni, sfuggendo agli Arcangeli che lo inseguono? O è un geniale matematico e programmatore, dipendente dall’alcol e dalle droghe, che per qualche motivo si è convinto di essere il Diavolo?

A dire il vero alla fine del romanzo Il mistero della reliquia dimenticata il dubbio permane: entrambe le versioni potrebbero essere corrette. Lobello parla e pensa come se fosse davvero il Diavolo, tanto da chiamare i suoi inseguitori con i nomi degli Arcangeli. Tuttavia sia lui che gli Arcangeli non danno mostra di un esplicito potere angelico/diabolico. Per questo motivo alla fine sta al lettore dare al romanzo l’intepretazione che preferisce.

Alcune tematiche del romanzo Il mistero della reliquia dimenticata

Nel romanzo non mancano, poi, tematiche attuali: la corruzione in ogni ambito, il fanatismo religioso, il razzismo, l’ambizione priva di scrupoli, la disonestà, il provincialismo. Proprio questi tratti caratterizzano molti dei personaggi presenti nel libro, dando loro uno spessore e una caratterizzazione realistici.

Tutto ciò conduce a uno dei messaggi del romanzo: il Diavolo non è l’essere più cattivo e malvagio dell’universo, quel primato spetta agli uomini. E il Diavolo questo lo sa benissimo.

Il mistero della reliquia dimenticata è un libro ben riuscito, che si discosta leggermente dai due precedenti romanzi dell’autore, ma non per questo meno interessante.

FONTE: https://blog.graphe.it/libri/il-mistero-della-reliquia-dimenticata-santarsiere

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