Daniel Passarella ha origini lucane. E in questi giorni è in Basilicata, a Moliterno, per completare le ricerche sulle sue origini e avviare le pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana. L’unico calciatore argentino ad aver vinto due Mondiali, baluardo difensivo della Fiorentina dei primi anni ’80, leader indiscusso in campo e fuori – quel soprannome ‘el caudillo’ la dice lunga sulle sue doti carismatiche – con un palmarés da far girare la testa, Daniel Passarella è arrivato ieri sera a Moliterno per conoscere i luoghi da cui partirono, con molta probabilità all’inizio del secolo scorso, i suoi nonni. Destinazione Chacabuco, città a 200 chilometri da Buenos Aires. Domingo Passarella è il capostipite della famiglia, mentre Daniel è il figlio di suo figlio Uberto Vicente.
In mattinata è stato accolto in municipio dal Sindaco Giuseppe Tancredi e dal vice sindaco Raffaele Acquafredda, che stanno già pensando a insignirlo della cittadinanza onoraria di Moliterno.
“Sono contento di essere qui, per ora abbiamo portato i nostri documenti dall’Argentina, speriamo di ottenere presto il passaporto” le sue prime parole. Con una promessa: “Torneremo senz’altro prossimamente, anche perché la mia nipotina Victoria vuole visitare l’Italia e ha espresso chiaramente il desiderio di conoscere i posti in cui affondano le nostre origini”.
Daniel Passarella è in visita con sua moglie Graziella e con un amico. Sono in arrivo da Firenze, dove ben informati dicono sia stato per prendere contatti con la nuova dirigenza della Viola guidata dall’italo-americano Rocco Comisso, che avrebbero pensato a lui come uomo immagine della Fiorentina del mondo, qualora la trattativa in corso con Batistuta non dovesse avere esito positivo: “In realtà ci siamo incontrati per caso in un ristorante gestito da alcuni miei amici di Firenze – afferma prudente – al momento non c’è nulla di concreto”.
FONTE BASILICATAPOST.IT
Carmen Ielpo