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Il cadavere del bosco Canicella è Mariano Di Lascio


Niente più dubbi e nessuna speranza alla quale aggrapparsi, il corpo avvolto in un cellophane ritrovato a contrada Canicella di Lauria nel giugno scorso è quello di Mariano Di Lascio. Lo ha comunicato alla Procura di Lagonegro l’anatomopatologo Giuseppe Consalvo a cui era stata affidata la perizia del dna. Il magistrato della Procura di Lagonego dovrà ora inviare i risultati dei test genetici alla direzione distrettuale antimafia di Potenza che nel frattempo ha preso in mano il caso.

I legali che assistono la famiglia di Di Lascio hanno già avanzato una formale richiesta per la restituzione dei resti e quindi nei prossimi giorni, si dovrebbe decidere la data dei funerali.

Il 42enne era scomparso misteriosamente da Lauria il 21 novembre del 2017 e le ricerche proseguirono per mesi senza nessun esito, fino a quando l’11 giugno scorso un cacciatore non segnala la presenza di un corpo in stato di decomposizionenel bosco di Canicella a Lauria. Il capo presentava un grosso foro all’altezza della nuca, compatibile con il proiettile di un fucile.

L’inchiesta dei pm potentini risulta iscritta con l’ipotesi di omicidio aggravato dal movente mafioso e gli inquirenti stanno indagando a 360 gradi.

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