“Siamo soddisfatti di poter annunciare formalmente che la Basilicata è tra le 5 Regioni scelte dal Governo per presentare i progetti bandiera per quanto riguarda le Hydrogen Valleys. Insieme agli altri colleghi presidenti di Regione, siamo stati ricevuti dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ringrazio, per la firma dell’accordo e per iniziare un nuovo percorso di sostenibilità e diversificazione che sarà cruciale per il futuro della nostra Regione. Attraverso un progetto “Infrastrutturazione di rete, siti di stoccaggio e distribuzione di Idrogeno (H2) e Metano liquido (GNL) nelle principali aree industriali della Regione Basilicata”, e la realizzazione in Basilicata di un Centro di Alta Tecnologia Nazionale per la realizzazione di progetti di ricerca e trasferimento tecnologia sulla mobilità ad idrogeno, la Regione Basilicata si dimostra in prima linea nelle sfide del futuro. Siamo stati la Regione del petrolio, del gas, dell’eolico e ora vogliamo diventare la terra dell’idrogeno, anche in vista della transizione energetica e dell’emancipazione dalle fonti fossili. L’obiettivo della Basilicata è puntare ad essere la regione ‘Green Hub’ di Italia ma soprattutto a dare benefici concreti a tutti i lucani”. Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a margine della cerimonia a Palazzo Chigi.
“Il fatto che la Basilicata sia tra le regioni capofila dei progetti bandiera del PNRR è una novità di straordinaria importanza che va nella direzione più volte auspicata dalla Cisl che è quella di realizzare in aree industriali dismesse della nostra regione una hydrogen valley connessa ad un centro di alta tecnologia nazionale per la diffusione di questo tipo di tecnologia”. Lo ha detto stamane il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo commentando la firma dei protocolli d’intesa su hydrogen valley e medicina predittiva oggi a Palazzo Chiggi. “Con questo progetto bandiera – ha aggiunto il sindacalista – la Basilicata può davvero candidarsi ad essere punto di riferimento per la produzione e l’impiego dell’indrogeno, a partire proprio dal settore della mobilità, tuttavia è necessario determinare le dovute sinergie tecnologiche e industriali tra hydrogen valley e polo automotive. L’idea è quella di far attecchire dentro la hydrogen valley un sistema di piccole e medie imprese tecnologiche in grado di affiancare la ricerca nello sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie da applicare in primis nelle nuove forme di mobilità ecologica, anche pubblica. La realizzazione di questo ambizioso progetto – ha avvertito Cavallo – implica la convergenza di un ampio spettro di soggetti istituzionali, sociali e imprenditoriali, e il patto sociale è il metodo che la Cisl mette sul tavolo per progettare in modo aperto e partecipato una nuova stagione di sviluppo e di lavoro per la nostra regione. Dentro la transizione energetica dobbiamo saper cogliere le opportunità ma allo stesso occorre governare le conseguenze sul piano sociale investendo in formazione e in politiche attive del lavoro”.