Avete voglia di un piatto di spaghetti ma siete annoiati della solita ricetta – per carità, molto gustosa – “aglio, olio e peperoncino”, nonostante quest’ultima sia un vero toccasana, come suggerisce lo scrittore Mario Pappagallo? Oppure siete di rientro a casa ma non sapete cosa cucinare in poco tempo, anche se siete certi solo di desiderare ardentemente un bel piatto di pasta? Le soluzioni da proporvi potrebbero essere tante… Eccovi, però, una ricetta molto “mediterranèe”, in grado di unire insieme la bontà di sua maestà spaghetti, alla squisitezza di un buon sughetto al profumo di limone, provando per alcuni minuti, la sensazione di essere in costiera amalfitana o su quel bel terrazzo siciliano del tanto amato Commissario Montalbano. Cosa occorre? Venti minuti di preparazione, poi il resto lo avrete a casa, a portata di mano (tranne se non appartenete alla categoria “in cucina mi manca sempre l’asso, il due e il tre”). Bene, all’opera: gli spaghetti al limone si preparano facendo sciogliere il burro in una larga padella, lasciandolo riscaldare. Dopodiché, aggiungete e fate rosolare a fiamma bassa un paio di spicchi d’aglio schiacciati eliminandoli non appena saranno dorati. Ponete nella padella con l’olio la buccia grattugiata dei limoni e la panna e fate cuocere a fuoco moderato per qualche minuto. Procedete, allora, con la cottura degli spaghetti in abbondante acqua salata, scolandoli al dente e conservando un poco dell’acqua di cottura. Versate gli spaghetti nella padella, mescolate, aggiungete qualche cucchiaio dell’acqua di cottura se appaiono troppo asciutti; a questo punto, manca soltanto una grintosa spolverizzata di parmigiano e prezzemolo tritato ed il gioco è fatto: portate in tavola e servite, accompagnando il pasto con del buon vino (quest’ultimo ve lo lasciamo scegliere). Non resta che augurarvi buon appetito, nella speranza che non facciate come Edo, il protagonista di una delle opere teatrali del comico Alessandro Bergonzoni: la prima volta che gli hanno presentato un piatto di spaghetti, ha pensato alla versione impegnativa del gioco Shangai.
– di Michela Castelluccio