Si è svolta sabato a Guardia Perticara la I Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, voluta dalla Protezione Civile Gruppo Lucano e realizzata in collaborazione con con l’Ordine degli Ingegneri della Basilicata e l’Amministrazione comunale. L’iniziativa di estremo interesse – volta al coinvolgimento e sensibilizzazione delle comunità locali – ha affrontato la tematica pregnante del rischio sismico in un’area della Basilicata situata lungo la faglia appenninica meridionale, un territorio particolarmente vulnerabile e sensibile. Per formare ed abituare le popolazioni ad assumere atteggiamenti corretti in caso di terremoti di intensa magnitudo, alcuni volontari della Protezione Civile Gruppo Lucano, nella mattinata hanno simulato un’evacuazione coinvolgendo gli stessi cittadini.
Nel pomeriggio si è tenuto il convegno dal titolo “Da una programmazione consapevole ad una cultura della Resilienza” nell’ambito della campagna “Diamoci una Scossa” – organizzato in collaborazione con il Progetto Uscore2 – che ha posto l’attenzione sull’importanza della resilienza e della capacità delle popolazioni di reagire e di sapersi adattare alle situazioni di emergenza o di estrema difficoltà. Dopo i saluti del sindaco Angelo Mastronardi, a traferire preziose e dettagliate informazioni ai presenti sono stati Giuseppe Priore, Presidente del Gruppo Lucano di Protezione Civile, Giuseppe D’Onofrio, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Basilicata, Giuseppe Guarino, Direttore Generale Gruppo Lucano di Protezione Civile, Kathy Oldham, Chief Resilience Officer Great Manchester. Presenti all’iniziativa anche i sindaci dell’area della Valle del Sauro.
Rischio sismico, adeguamento dell’edilizia pubblica e civile, dettagli tecnici e storico sulla periodicità ed intensità dei terremoti nell’area del Sud d’Italia, impegno della Protezione Civile Gruppo Lucano su tutto il territorio nazionale, sono stati questi gli argomenti enucleati nell’incontro. Centrale il tema della resilienza affrontato dall’esperta Kathy Oldham, accompagnata da una delegazione inglese proveniente da Manchester, città facente parte delle 100 RC (100 Resilient Cities) della Rockefeller Foundation. Il progetto è nato nel 2013 – in occasione del centenario della Fondazione – e la sua squadra opera con lo scopo principale di supportare le città nell’affrontare un destino incerto e le numerose sfide economiche, sociali e fisiche che si presentano all’orizzonte, attraverso strategie di resilienza ed una programmazione adatta alle diverse realtà urbane. Oggi sono cento le città di tutto il mondo che hanno aderito al progetto della Rockefeller Foundation tra cui Atene, Atlanta, Bangkok, Boston, Buenos Aires, Dallas, Los Angeles, New York City.
Il traguardo delle 100RC è stato annunciato nel 2016 e sostiene l’adozione e l’incorporazione di una visione della resilienza che include non solo gli shock – terremoti, incendi, inondazioni, ecc. – ma anche gli stress che indeboliscono il tessuto di una città su base giornaliera o ciclica. Esempi di questi stress includono l’alta disoccupazione, un sistema di trasporto pubblico sovraccarico o inefficiente, violenza endemica, cibo cronico e scarsità d’acqua. Affrontando sia gli shock che gli stress, una città diventa più capace di rispondere agli eventi avversi, ed è complessivamente più capace di fornire funzioni di base sia in tempi buoni che negativi, a tutte le popolazioni. Attraverso queste azioni, 100RC faciliterà la costruzione di una pratica globale di resilienza tra governi, ONG, settore privato e singoli cittadini.
Nella giornata di domenica si è svolto il Raduno Regionale della Protezione Civile con la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Francesco Pietrantuono, ed i sindaci dell’area.
Maria Teresa Merlino