L’esposizione si organizza intorno ad alcuni dei più significativi simboli dell’arte sinisgalliana: il simbolismo del Gioco, reso immortale dai versi della quinta delle “18 poesie”, «I fanciulli battono le monete rosse», e quello della Poesia, nella persona delle proteiformi Muse, apparse al poeta su una quercia secolare tra realtà e Mito.
“Il gioco ri-creativo. Antichi giochi a Matera – Basilicata” di Franco Di Pede, con fotografie di Antonello Di Gennaro e testi di Carla Cantore
14 giochi della tradizione materana e non, ricreati adoperando il tufo, per recuperare, a beneficio delle generazioni future, sia il legame con il nostro territorio, sia tutta quella creatività e quella gioia che si provava (e si può ancora provare) nel costruire con le proprie mani semplici occasioni di svago e divertimento. L’emergenza sanitaria ha infatti richiesto, soprattutto ai bambini, grandi rinunce in termini di socializzazione, a partire proprio dal gioco come momento unico ed insostituibile per conoscere, imparare, condividere, esprimere socialità e creatività. A partire dal nostro patrimonio culturale, un messaggio di speranza perché venga restituito quanto prima ai bambini e agli adulti il tempo sereno, libero e scanzonato del gioco.
Al via il ricco cartellone estivo della Fondazione Leonardo Sinisgalli a quarant’anni dalla scomparsa del poeta ingegnere
“Rapiti dalle Muse. L’incontro tra Leonardo Sinisgalli e Antonio Masini” opere di Antonio Masini con testi di Fiorella Fiore
La mostra ricostruisce, attraverso la multiforme produzione artistica di Masini, il suo sodalizio umano e artistico con Leonardo Sinisgalli, iniziato a metà degli anni Sessanta a Roma e proseguito anche dopo la morte del poeta ingegnere. Vi sono esposti i ritratti fatti a Leonardo Sinisgalli nello studio potentino dell’artista, gli studi del monumento in bronzo realizzato dall’artista nel 1994 per la scuola media potentina a lui intitolata, le opere incisorie per la mostra allestita dalla galleria “Il Labirinto” di Matera in occasione dei 70 anni di Sinisgalli, insieme a diverse opere grafiche, dalle quali emergono numerosi riferimenti alle raccolte e alle singole liriche di Sinisgalli, sin dall’incontro con le Muse in uno scenario assimilabile a quello delle Grecia antica. Il percorso espositivo mette in luce ciò che univa i due intellettuali, ovvero le suggestioni derivanti dalla storia ancestrale e millenaria della comune terra di origine, la Lucania, fra natura e mito, rilette in chiave assolutamente contemporanea.